Emergenza siccità, flussi idrici razionati: Greco, “si usino fonti alternative e basta disservizi”

 
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Gela. Dall’11 marzo Siciliacque ha ridotto i quantitativi di acqua in tutta la provincia di Caltanissetta, Gela compresa. In totale sono circa 100 l/s in meno, ovvero il 22% in meno di quantitativi forniti a Caltaqua.  La carenza di piogge e la difficoltà nello sfruttare gli invasi artificiali dell’isola impongono a tutti i sindaci di prepararsi ad affrontare una crisi idrica drammatica. Lo Stato di crisi è stato già dichiarato, così come quello di emergenza regionale nel settore potabile.  Questa mattina il sindaco Lucio Greco ha partecipato ad un tavolo operativo con Ato Idrica, Caltaqua e i sindaci della provincia per fare il punto della situazione, comune per comune. Caltaqua sta adeguando il piano di emergenza, ed ha già ridotto i quantitativi di acqua forniti. Sono diminuiti sia il numero di ore di distribuzione che le turnazioni distributive. “Il Comune di Gela – spiega il sindaco –  che conta oltre 68.500 utenti, è già passato da 138 l/s a 105 l/s con distribuzione a giorni alterni e per metà popolazione. E questo sta accadendo oggi, all’alba della imminente stagione estiva che probabilmente costringerà tutti ad uno sforzo enorme nel garantire una erogazione minima alla popolazione”.

Nel corso dell’incontro sono state prospettate le soluzioni per ridurre al minimo i disagi per la popolazione. Se non pioverà entro sessanta giorni la situazione diventerà emergenziale. Il sindaco Greco ha chiesto di sfruttare fonti alternative, come le riserve idriche di Bubbonia, Pantanelli e Ragoleto. “Da queste fonti potrebbero essere tirati fuori altri 25 litri al secondo – continua il sindaco – che tamponerebbero i periodi di emergenza”. Greco ha però lamentato gli innumerevoli disagi che arrivano da diversi quartieri, da Marchitello a Scavone, da via Venezia a Carrubbazza. “Ricevo segnalazioni ogni giorno, l’acqua arriva a singhiozzo e con bassa pressione, ed alcune abitazioni non vengono fornite anche per 4-5 giorni ed non è possibile. E’ indispensabile aumentare la durata della distribuzione ed una maggiore pressione così da consentire alle famiglie di potere avere il tempo di accumulo nelle proprie riserve”, ha riferito. Disservizi anche nel servizio sostitutivo attraverso autobotti. Nei giorni festivi di Pasqua e Pasquetta le saracinesche di approvigionamento sono rimaste abbassate, creando ulteriori disagi alla popolazione. Appare necessario prevedere, così come già indicato dalla società Caltaqua, quotidianamente un servizio sostitutivo di autobotti comunali per i casi di emergenza, onde garantire soprattutto sia enti pubblici sensibili come ospedali, case di cura, scuole, cimiteri, giardini pubblici che utenze private.

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