Eni e futuro della città, Siciliano: “Chi ci ha preceduti ha fatto passare l’idea che il caso Gela fosse risolto!”

 
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Gela. “Il caso Gela è tutt’altro che risolto”. “A livello nazionale si è creato il falso mito del problema Gela risolto…”. Il vice sindaco Simone Siciliano, di ritorno dalle giornate torinesi organizzate dall’Anci, traccia un primo bilancio, dando priorità al futuro della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore. “Abbiamo registrato che dal punto di vista politico – spiega – come già emerso tra i banchi del centro sinistra in consiglio comunale, la noncuranza della precedente amministrazione sul caso Gela ha creato negli organi della politica nazionale la falsa convinzione che il problema fosse stato risolto, portando gli esponenti del governo centrale e delle sigle sindacali nazionali a venderlo come la soluzione Gela”.

“Stiamo cercando di risolvere i problemi causati da chi ci ha preceduti”. Siciliano, impegnato per alcuni giorni in Piemonte insieme al sindaco Domenico Messinese, pone l’accento proprio su una serie di manchevolezze da addebitare alla precedente amministrazione comunale. “Non intendiamo mantenere una posizione defilata nei tavoli di coordinamento nazionali – continua – subendo le decisioni di chi non vive le problematiche del territorio. Per cui,  saremo sempre presenti agli incontri quando si prenderanno decisioni su Gela, con l’intenzione ferma di  risolvere i problemi creati dai nostri predecessori”.

Un nuovo confronto al ministero dello sviluppo economico. Nel corso d’incontri istituzionali, sindaco e vice sindaco hanno avuto modo di confrontarsi non solo con il segretario generale della Cgil Susanna Camusso ma con ministri e lo stesso presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani Piero Fassino. “Il caso Gela è ritornato, senza la necessità di azioni eclatanti, grazie alla perseveranza che le istituzioni locali devono dimostrare davanti a chi ha potere esecutivo nelle scelte strategiche del paese – conclude il vice sindaco – attendiamo conferma di un incontro a breve al Ministro dello sviluppo economico per fare chiarezza intorno all’attuale inefficacia del protocollo d’intesa rispetto alla risoluzione dei problemi della città. La precedente amministrazione comunale, sotto questo profilo, aveva venduto fin troppe promesse. Abbiamo avuto conferma che la procedura tecnica avviata da questa amministrazione,  con l’avvio delle attività per l’accordo di programma e la costituzione dei tavoli di coordinamento ministeriali per bonifiche e sviluppo economico è l’unica soluzione percorribile”. 

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