Ex “Ciliegino”, serve supporto tecnico: Comune apre a collaborazione con studio legale

 
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Le aree dell'ex progetto "Ciliegino"

Gela. Sul finire dello scorso anno, con diversi emendamenti approvati dalla maggioranza, all’assise civica passò l’atto di indirizzo dell’amministrazione comunale, che intende riprendere il progetto del polo agro-energetico, dopo il fallimento totale dell’iniziativa “Ciliegino” di Agroverde. Sono passati diversi mesi dal voto d’aula. I tecnici comunali, che stanno seguendo la procedura, hanno autorizzato l’avvio della selezione, per arrivare ad uno studio legale, altamente specializzato nel settore, così da avviare una fase di verifica e definire l’acquisizione di tutte le aree nelle contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio. Da lì, l’amministrazione comunale ha intenzione di ripartire, pur rivedendo gli obiettivi dell’ormai ex progetto “Ciliegino”. Più volte, il sindaco Lucio Greco ha spiegato che il Comune intende acquisire tutte le aree e coprire i costi degli espropri, con un fondo da circa cinque milioni di euro, per poi passare ad un bando internazionale, per individuare un partner privato. Prima di tutto, però, serve una consulenza legale complessiva e il rup del progetto, l’ingegnere Grazia Cosentino, ha disposto l’attivazione della procedura pubblica, con una manifestazione di interesse, per individuare lo studio di avvocati che possa dare un supporto tecnico, non solo all’ente ma anche ai funzionari che stanno lavorando sulle carte del progetto agro-energetico. Si stima una somma di 135 mila euro per coprire i costi della collaborazione che verrà affidata.

I professionisti che saranno individuati si occuperanno di valutare la sostenibilità dell’intera procedura di acquisizione sanante delle aree, ormai irrimediabilmente trasformate e non più “retrocedibili ai legittimi proprietari”. Sugli espropri del progetto ex “Ciliegino” si gioca gran parte della tenuta finanziaria del maxi polo, che il sindaco Lucio Greco vorrebbe comunque far sorgere, attraverso una partnership pubblico-privato. Il consulente inizialmente individuato per un primo supporto, l’ex dirigente regionale Salvatore D’Urso, già lo scorso marzo indicò la necessità che il Comune chiedesse un supporto legale “di alto livello”.

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