Fiume Gela inquinato, Arancio a Musumeci e Baglieri: “Subito un piano di risanamento”

 
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I liquami nel fiume Gela

Gela. L’Unione Europea, ancora una volta, ha acceso i riflettori sul costante inquinamento del fiume Gela, lungo il cui corso vengono scaricate sostanze pericolose, destinate a finire in mare. Il parlamentare europeo Ignazio Corrao ha reso pubblica la risposta della Commissione Ue, rilanciando la questione. Il deputato all’Ars Giuseppe Arancio ora interroga la presidenza e l’assessorato all’energia. “Gli interventi a tutela dell’ecosistema nel bacino idrografico del fiume Gela, un’area che si estende nelle province di Enna, Catania e Caltanissetta, non possono più essere rimandati visto che l’inquinamento del bacino idrografico continua a  pesare economicamente  a causa delle multe per le infrazioni alla direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane oltre  che  per le gravi conseguenze alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo del territorio e in particolare dell’agricoltura”.

Il deputato del Pd chiede  che venga avviata una programmazione di interventi, anche strutturali, che modifichino in via definitiva gli assetti di pressione ambientale nella zona. “I fondi destinati al pagamento delle infrazioni – continua Arancio –  avrebbero potuto essere destinati  direttamente per gli interventi di tutela e salvaguardia dell’ecosistema.  Occorre agire rapidamente, strutturando un intervento per il risanamento del  fiume Gela e il  trattamento adeguato delle acque reflue,  anche grazie alla dotazione del recovery plan e alle altre risorse disponibili quali le misure compensative”. I dem locali, proprio negli scorsi giorni, hanno presentato un progetto per il riutilizzo delle acque reflue, da destinare al territorio e all’agricoltura.

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