Gela…Terra dei fuochi, il progetto della fotografa Silvia Tenenti: “Sono racconti di dolore e di riscossa”

 
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Kimberly Scudera ritratta da Silvia Tenenti

Gela. Non un’unica Terra dei fuochi, quella della devastazione dei rifiuti in Campania, ma tante Terre dei fuochi, sparse lungo la penisola. Luoghi dove ad essere segnata è la salute dei cittadini, dove i diritti di base vengono messi a repentaglio dall’esigenza di produrre e dalla presenza, soffocante, dell’industria pesante. Così, nel progetto fotografico della milanese Silvia Tenenti finisce anche Gela, insieme ad Augusta, Brescia, Casale Monferrato, Vicenza e Taranto, oltre alla Campania. Sei mesi in giro per le Terre dei fuochi italiane a documentare il lato oscuro dell’industria e non solo. Il progetto della fotografa, ancora in fase di completamento, in queste ore viene presentato al festival dei Diritti Umani di Milano. Nel lavoro, c’è anche la foto che pubblichiamo, con la campionessa di tiro con l’arco Kimberly Scudera, priva di sensibilità agli arti inferiori e costretta ad usare tutori e a muoversi su una sedia a rotelle.

“Le storie di chi vive in questi luoghi”. E’ una delle tante immagini del progetto “Terre dei fuochi”. “L’obiettivo è raccontare la situazione drammatica di questi luoghi attraverso le storie delle persone – spiega Silvia Tenenti intervistata da osservatoriodiritti.it – persone che per il solo fatto di essere nate e vivere lì si trovano a fare i conti quotidianamente con le conseguenze dell’inquinamento. Sono racconti di dolore, ma anche di riscossa. E’ infatti grazie all’impegno di comuni cittadini se in molti casi si sono avviati processi di cambiamento, monitoraggio, controllo o almeno di consapevolezza”. Non una Terra dei fuochi ma tante Terre dei fuochi.

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