Ghelas, il dissesto dell’ente comunale inciderà sul futuro? Farruggia, “revisori diano risposte”

 
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Gela. Il dissesto che verrà affrontato dal civico consesso, con molta probabilità e come abbiamo riferito, entro la prima settimana di novembre, non può che comportare tante incertezze. Le conseguenze finanziarie per il municipio non saranno da poco e a pesare sono prevalentemente vincoli e ristrettezze nei capitoli di spesa e non solo. Tra i dossier ancora aperti, c’è sicuramente quello della municipalizzata Ghelas. Fino ad oggi, l’in house è andata avanti con continue proroghe. L’ultima in ordine di tempo scade a fine dicembre. Cosa ne sarà dopo, soprattutto alla luce della dichiarazione di dissesto del municipio? La grillina Virginia Farruggia intende portare la questione in commissione sviluppo economico. Il presidente Rosario Faraci e gli altri componenti, compresa la pentastellata, più di una volta hanno approcciato il tema Ghelas, nell’ottica del nuovo contratto e di eventuali soluzioni per rendere più efficiente l’attività dell’in house. Ora, però, il dissesto potrebbe accendere luci dai toni cupi. Con il nuovo anno, non ci sarà più neanche la copertura dell’ultimo bilancio dell’ente comunale. “Vorrei capire – dice Farruggia – se con una situazione finanziaria di questo tipo sia ancora possibile ipotizzare la via del contratto. Ci sono tante questioni da affrontare, a tutela dei lavoratori”. Il consigliere M5s preme per la convocazione dei revisori dei conti del municipio, così da affrontare insieme a loro la vicenda della multiservizi.

Sia le relazioni della Corte dei Conti sia quelle dello stesso collegio, riportano indicazioni piuttosto esplicite sulla necessità di valutare con attenzione i rapporti tra l’ente comunale e le partecipate, come appunto Ghelas. Cosa accadrà non è ancora delineato. La commissione, peraltro, aveva già posto la necessità di un confronto diretto sul caso, con il sindaco Lucio Greco e con il manager Pietro Inferrera. Quello dell’in house, probabilmente, sarà un tema tra i più sofferti e la situazione finanziaria del Comune non è certo il miglior approccio auspicabile. L’amministratore, a sua volta, è in attesa di un tavolo vero e proprio sul prosieguo della società. Ha nominato un legale che dovrà occuparsi del potenziale percorso verso il contratto ma tante tappe vanno verificate e il dissesto del municipio non sembra un piedistallo così stabile.

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