Giannone: “In maggioranza serve chiarimento con tutti, si lavori su punti precisi”

 
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Il coordinatore territoriale Nuova Dc Natino Giannone e l'assessore Giuseppe Licata (dirigente del partito)

Gela. I centristi della Nuova Dc, dopo l’esordio ufficiale in città, la scorsa estate, ormai sono nella giunta del sindaco Lucio Greco (con l’avvocato Giuseppe Licata) e hanno esordito anche all’assise civica, con l’adesione dell’ex DiventeràBellissima Vincenzo Cascino. Gli esponenti locali del gruppo dell’ex presidente della Regione, Salvatore Cuffaro, sembrano intenzionati a prendere in mano le redini dell’area centrista, in città e non solo. Le adesioni proseguono, anche in altri Comuni della provincia. I cuffariani guardano sempre con molta attenzione alle “cose” cittadine. “L’assessore Licata sta lavorando bene – dice il coordinatore Natino Giannone – ci sentiamo quotidianamente e tengo a precisare che non siamo interessati solo al nostro orticello, ma siamo sempre disponibili a dare una mano a tutti, nell’interesse della città, nonostante il grigiore generale, dovuto non solo alla pandemia”. I centristi della Nuova Dc sono stati riconfermati nella giunta dell’avvocato Greco, anche se Giannone ha una sua idea sulle dinamiche che si sono innestate. “Le fibrillazioni che ancora ci sono? Il rilancio amministrativo è stato gestito un po’ male. Non andava aperta una crisi al buio. Inoltre – dice – penso che il sindaco e la giunta avrebbero dovuto aprire il dialogo con il consiglio comunale, ben prima. Anche il capogruppo di Forza Italia Luigi Di Dio ha dichiarato che ora il sindaco sta coinvolgendo di più, ma secondo me l’avrebbe dovuto fare già da tempo. Quella che sta governando la città è una coalizione arcobaleno, che in realtà è nata da una campagna elettorale che ha contrapposto pezzi di centrodestra, che hanno preso strade diverse. L’unica eccezione, è stata il Pd, che però è uscito dalla maggioranza e ha lasciato la giunta”. Per Giannone, oltre all’emergenza sanitaria, il sindaco dovrebbe mettere le cose in chiaro. “Un chiarimento, secondo me, è necessario – dice ancora – indicando precisi punti programmatici da portare avanti fino alla conclusione del mandato. Altrimenti, si rischia di ambire a fare tutto, facendo però male e senza risultati concreti. Ci vorrebbe un chiarimento con tutti”.

Oltre all’aspetto amministrativo, i cuffariani si guardano intorno e vogliono giocarsi le loro carte anche sul tavolo delle regionali. “Ci sarà la nostra lista – spiega il coordinatore – per noi, Gela è fondamentale. Stiamo valutando la candidatura di una donna, con un certo profilo. Se non dovessimo trovarla, allora punteremo su un uomo, che comunque possa dare garanzie di competenza e di conoscenza del territorio. Il grande centro? Siamo disponibili al dialogo, ma senza protagonismi, altrimenti non serve a nulla. Siamo convinti di poter giocare un ruolo importante. Il nostro riferimento rimane il dialogo con la gente, che vive i territori. Siamo concentrati sull’amministrazione della città, per le regionali ci sarà tempo”.

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