Giunta, Greco non ha ancora sciolto la riserva: nel risiko un solo assessore per FI

 
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Greco, Mancuso e l'assessore regionale forzista Marco Falcone

Gela. Scommettere sulla conformazione politica della nuova giunta del sindaco Lucio Greco, tutto è salvo che facile. L’avvocato sta cercando di mettere insieme i pezzi di una struttura, che al momento fa fatica a garantirgli stabilità. Ha deciso di azzerare, senza però avere vere soluzioni alternative già a disposizione. Gli assessori azzerati e i rispettivi gruppi politici attendono che il sindaco si pronunci. Doveva essere una crisi breve, si sta invece dilungando più del previsto. In qualche modo, il sindaco dovrà chiudere, presentando una giunta che sulla carta lo accompagni fino alla conclusione del mandato. In base alle intenzioni iniziali, tutti i pro-Greco dovrebbero sottoscrivere il patto di governo, che fissa le intenzioni programmatiche del rilancio amministrativo. L’esperimento “arcobaleno” delle urne di due anni fa, ormai pare difficile da bissare. In questi giorni, le voci si sono rincorse, tracciando soluzioni, spesso anche in netta controtendenza. Nelle scorse ore, l’avvocato ha cercato di riaprire la pista della giunta di “salute pubblica”, attraverso contatti con esponenti dem e grillini. Arrivare ad un modello, sulla falsariga di quello del governo Draghi, forse necessiterebbe di tempi ancora più lunghi, che l’avvocato Greco non pare potersi concedere. Gli assessorati regionali e i ministeri hanno aperto procedure importanti, con finanziamenti consistenti, e perdere altro tempo potrebbe rivelarsi deleterio. Greco pare comunque voler dare una linea, che riduca al minino l’eventuale malcontento tra i suoi. Con Pd e cinquestelle, che seppur contattati, sembrano ormai distanti anche da un eventuale progetto di “salute pubblica”, il sindaco potrebbe chiudere con i gruppi che lo hanno sostenuto fino ad oggi. Tra le novità, il taglio del secondo assessorato, che era una delle garanzie fornite ai forzisti. Ci sono stati contatti, anche in giornata, tra il sindaco e il deputato regionale di Forza Italia Michele Mancuso. Non ci sarebbe spazio per una seconda posizione da affidare ad un esponente in quota azzurri. La pista del secondo assessore a Forza Italia, fin dall’inizio ha creato subbuglio tra i civici e i “lealisti”, mai convinti del fondamento politico di una doppia rappresentanza azzurra. Tra il gruppo locale di Forza Italia e alcuni alleati del sindaco Greco ci sono state parecchie fibrillazioni, già prima dell’azzeramento. A questo punto, salvo variazioni sul tema, Greco potrebbe proseguire con una giunta che guardi al consiglio comunale, magari confermando i renziani di Italia Viva, che come l’Udc sono stati più volte in bilico (e secondo alcuni rumors continuano ad esserlo). Non dovrebbero mancare i civici di “Una Buona Idea” e quelli di “Impegno Comune”. Posto nella nuova giunta potrebbero trovarlo gli esponenti di “Liberamente”.

Gli ex “critici” sembrano aver rinverdito il rapporto politico con il sindaco, che ad un certo punto era quasi del tutto compromesso. Sicuramente, Greco dovrà cercare di fare ordine all’interno del suo movimento. Tra le fila di “Un’Altra Gela”, non c’è una linea univoca. Mancuso, sul versante di Forza Italia. avrebbe già comunicato la decisione del sindaco al gruppo locale del partito. Una separazione dai berlusconiani, per ora non sembra all’ordine del giorno, anche se il gruppo locale probabilmente dovrà accontentarsi di proseguire con un unico assessore (potrebbe essere ancora l’avvocato Nadia Gnoffo). L’entourage locale del partito ha spesso spiegato di non essere legato alla “questione dei posti” e potrebbe proseguire in maggioranza, anche senza il secondo esponente in giunta. La nuova giunta non c’è ancora, anche se tra voci, fondate e meno, di ipotesi se ne sono già succedute a iosa.

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