Gnoffo ai dem, “fondi terapia intensiva solo per ospedale”: non convince piano Licata

 
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Gela. I finanziamenti per la terapia intensiva al “Vittorio Emanuele”, assicurati da Eni, saranno destinati solo al nosocomio di Caposoprano. Lo ha spiegato, ieri sera, l’assessore Nadia Gnoffo, rispondendo all’interrogazione presentata, nel corso del question time, dai consiglieri comunali del Pd Alessandra Ascia e Gaetano Orlando. L’assessore ha definito “infondate” le notizie stampa (della nostra testata) su un uso dei fondi anche per la progettazione di venti posti di terapia intensiva al “Sant’Elia” di Caltanissetta. In realtà, lo stesso direttore generale Asp Alessandro Caltagirone, rispondendo ad un nostro quesito, ha parlato dell’utilizzo di una parte dei fondi proprio per la progettazione dei venti posti nel nosocomio nisseno. L’assessore l’ha escluso, incassando l’appoggio dei dem, che come nel caso delle recenti rivendicazioni avanzate dal sindaco Lucio Greco sul rafforzamento dei servizi al “Vittorio Emanuele”, si sono detti pronti a collaborare. Gli stessi consiglieri democratici, però, non hanno ritenuto sufficienti le risposte fornite dall’assessore Giuseppe Licata. L’esponente della giunta Greco ha tracciato un quadro generale sui possibili interventi da mettere in campo nel tentativo di rafforzare gli uffici dell’urbanistica, soprattutto in questa fase, con la necessità di avviare le pratiche per l’ecobonus 110 per cento. Secondo i dem, però, mancherebbero numeri precisi e tempi certi, con un settore che soffre la carenza di personale. Gnoffo ha inoltre illustrato il progetto per l’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza in lavori socialmente utili e per le manutenzioni in città. Ci sarebbe il via libera anche degli uffici competenti. Il quesito l’ha posto il leghista Emanuele Alabiso, che aveva sollevato la questione già diversi mesi fa. C’è stato un botta e risposta, anche politico, tra il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra e l’assessore Ivan Liardi.

Il consigliere ha posto l’accento sui mancati interventi di manutenzione in diverse zone della città. Secondo l’assessore però ci sarebbero fondi disponibili e procedure di gara da espletare. Visioni contrastanti anche su quanto accaduto di recente in via Trieste, nel cuore del centro storico, con un lampione dell’illuminazione pubblica che ha ceduto, finendo in strada. La vicenda è stata riportata da Scerra, che ha rinnovato la necessità di interventi d’urgenza. La dem Ascia, davanti all’aumento dei casi di Covid in città, ha chiesto di valutare un ritorno alle modalità in remoto per le sedute dell’assise civica, che ieri dopo diverse settimane è tornata a riunirsi a Palazzo di Città.

1 commento

  1. Quindi l’assessore Gnoffo ,smentisce
    il direttore generale dell’ ASP2 Caltagirone su una parte dei fondi destinati per la progettazione di venti
    posti per la terapia intensiva al S.Elia di cl , vedremo piu’ avanti chi dice la verità

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