Guidava in stato di ebbrezza, svolge lavori di pubblica utilità: niente patente sospesa

 
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Gela. La sospensione della patente va “congelata” fino alla conclusione del periodo di lavori di pubblica utilità. Così, una donna, che aveva patteggiato la pena dopo essere stata accusata di guida in stato di ebbrezza, peraltro recidiva, ha evitato di trovarsi con la patente sospesa. Il suo legale, l’avvocato Salvatore Vasta, ha ottenuto un verdetto favorevole dal giudice, dopo l’incidente di esecuzione. La pena patteggiata dalla donna, infatti, era stata convertita in un periodo di lavori di pubblica utilità, allo stesso tempo però era stata disposta la sospensione della patente, per un anno.

In realtà, già la Corte di Cassazione ha sancito che lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità blocca la sospensione del documento di guida, almeno fino alla valutazione dell’esito dell’attività sociale svolta. Un principio sollevato dal legale e accolto dal giudice, che si è conformato a quanto stabilito dai magistrati di Cassazione.

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