“Gymnastics club”, il re del metano Melfa dona attrezzature ai ginnasti

 
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Gela. Animato dalla politica del fare ha diversificato la sua linea imprenditoriale puntando sugli sport locali. Un investimento non indifferente che consentirà, a breve, di rilanciare l’abbandonato “Pala Livatino”, con l’avvenuta aggiudicazione del bando di affidamento del palazzetto dello sport provinciale, e confermare il suo apporto a società di basket, pallavolo, calcio, Special Olympics e agli atleti della “Gymnastics Club” di Valter Miccichè.

Proprio quest’ultimi, ieri hanno ricevuto da Maurizio Melfa “attrezzature indispensabili a migliorare la didattica e la tecnica”. Quasi un regalo per i venti anni di attività caratterizzata da molti successi che proseguono con la stagione agonistica 2020.

Sul parquet di Ragusa è stato un esordio scoppiettante con la vittoria di tre fasce d’oro e una d’argento conquistate domenica scorsa dalle “bimbe dalle calze rosse”.

“Se siamo riusciti in questo ultimo ventennio ad ottenere importanti risultati – ammette Valter Micciché – è anche grazie ad imprenditori come Maurizio Melfa. La sensibilità degli imprenditori locali va a coprire il vuoto atavico delle istituzioni. Spero che Melfa diventi un esempio in città”.

Il leader della Melfa’s, impresa che con Elio Melfa ha portato il metano in Sicilia, contrappone la sua azione alla logica del non fare annunciando importanti sviluppi e investimenti in favore dell’economia sportiva locale.

“Dobbiamo tirarci fuori dalla logica del non fare – spiega Maurizio Melfa – Mi sono concesso un’ora di vacanza per apprezzare da vicino la passione e l’ambizione che caratterizza i giovani atleti della Gymnastics Club, vera eccellenza nel territorio.

Mosso dalla passione continuo a contribuire al sostegno della sport con il preciso obiettivo di sbloccare l’economia sportiva locale”.

Melfa è consapevole dell’importanza della fruizione delle strutture sportive a supporto delle società con uno sguardo interessato ad eventi capaci di alimentare l’economia.

“L’assegnazione del Pala Livatino alla mia società, insieme ad altri imprenditori, è finalizzata a restituire alla città una struttura chiusa che mortifica me, noi e tutti i gelesi – spiega Melfa -. Una struttura costata milioni di euro deve essere restituita alla città. Per noi rappresenta un investimento sociale. Il nostro sogno è ospitare in quella struttura manifestazioni e sportivi di interesse nazionale. Anche manifestazioni non sportive”.

Il conto alla rovescia per riaprire il Pala Livatino è iniziato. “Abbiamo ottenuto un’assegnazione provvisoria che, dopo alcune pratiche, diventerà definitiva – conclude Melfa -. La provincia sta lavorando alacremente per predisporre il definitivo avvio in tempi brevi”.

Gela è diventata la città degli impianti sportivi chiusi. Dallo stadio ai campi di calcetto passando per il kartodromo e i due palazzetti dello sport.

L’imprenditore Maurizio Melfa, farà leva anche sulla esperienza maturata da amministratore comunale.

“Il funzionario, il rappresentante del pubblico impiego spesso è impaurito dal fare e prendere decisioni. Questo è un gravissimo problema che sfocia in una devastazione sociale ed economica. Se non diamo alle società sportive la possibilità di allenarsi e creare eventi ci rendiamo complici di una devastazione. Bisogna eliminare la burocrazia in favore del fare anche se,personalmente, ho ricevuto un avviso di garanzia per avere cercato di riaprire lo stadio”.

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