I dem “ribelli” all’appello in città, domenica Stati generali: in municipio tutto passa dai rifiuti

 
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Gela. I dem che hanno voltato le spalle alle scelte delle politiche, impartite da Roma e Palermo, tornano alla carica e ripartono proprio da Gela, uno dei centri nevralgici della “rivolta” dei territori. Domenica mattina, la chiamata all’appello riguarderà non solo amministratori locali del partito, ma anche deputati regionali e nazionali, a cominciare dal segretario Fausto Raciti. “Vogliamo riprendere dal risultato delle regionali – dice il segretario cittadino Peppe Di Cristina – sarà un incontro a tutti i livelli e siamo riusciti ad organizzarlo in città”. La ribellione, almeno a livello elettorale, ha indebolito i dem, che sul fronte locale, ma non solo, hanno fatto segnare uno dei risultati peggiori della storia recente. Il Pd in città è stato battuto pure dai leghisti di Matteo Salvini. Risultato pessimo diventato quasi beffardo, dato che la nemica giurata dei ribelli, la neo deputata Daniela Cardinale, è riuscita ad ottenere il terzo pass per la Camera. Proprio dalla riconferma della sua candidatura ha iniziato a prendere corpo il sommovimento, che nel corso delle settimane che hanno anticipato il voto del 4 marzo, ha raggiunto le proporzioni di una sorta di ammutinamento. I dem giurano e spergiurano di aver sostenuto i loro candidati, ma i risultati incassati dicono altro. Così, la ribellione detterà il decalogo anche domenica mattina, con la riunione fissata in città.

Il Pd cambia posizione sui rifiuti? In municipio, invece, i dem sembrerebbero intenzionati a far valere i loro numeri, soprattutto in materia di rifiuti. Un banco di prova per testare l’efficacia dell’opposizione alla giunta Messinese. Negli ultimi giorni, davanti alla protesta dei lavoratori della Tekra, proprio la dem Romina Morselli ha aperto una sorta di varco, non escludendo del tutto l’ipotesi di votare il piano economico finanziario e le tariffe maggiorate proposte dalla giunta. “Cambio di posizione? Almeno io lo escludo – dice l’altro consigliere dem Guido Siragusa – sarebbe criminogeno votare l’aumento della Tari, in maniera indiscriminata. La giunta, in questo modo, colpisce indifferentemente sia chi rispetta le fasce della raccolta differenziata sia chi non segue le regole. Per me, e credo per tutto il Pd, non è cambiato niente rispetto al passato, anzi la gestione Messinese-Siciliano ha aumentato i debiti fuori bilancio. Perché il servizio costa più di quanto previsto nel capitolato di appalto? Chi ha autorizzato queste spese ulteriori? Purtroppo, è un problema causato dall’arroganza amministrativa del vicesindaco Simone Siciliano, che ha continuato a generare debiti su debiti, come abbiamo più volte denunciato”. Lunedì, dovrebbe tenersi un incontro tra i consiglieri dem e il segretario Di Cristina, probabilmente nel tentativo di organizzare una strategia comune, valida anche per la discussione in aula su Tari e Pef. “La questione rifiuti? La valuterò insieme ai consiglieri”, dice proprio Di Cristina, già comunque proiettato alla buona riuscita di “Tutti al lavoro”, questo il titolo scelto per la chiamata all’appello dei ribelli. Proprio sul lavoro e sulla riconversione della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore, i dem si sono giocati buona parte dei loro pezzi pregiati, infliggendosi una ferita, che non si è ancora rimarginata.

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