Il lato oscuro del web, tra challenge e dipendenze

 
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Gela. La rete Internet ha sicuramente cambiato le nostre vite introducendo nuovi strumenti digitali, amplificando e velocizzando le nostre azioni. Ogni cosa però ha sempre sia un aspetto positivo che uno negativo.Uno di questi è sicuramente il lato oscuro del Web che continua a suscitare preoccupazione e interrogativi. Il professore Francesco Pira, direttore del master in comunicazione digitale presso l’Università di Messina nell’icontro con gli studenti dell’istituto comprensivo Salvatore Quasimodo, attraverso un linguaggio giovane, ha evidenziato come il lato oscuro del Web sia caratterizzato da varie sfaccettature, tra cui la presenza di siti illegali e comunità virtuali pericolose. Ha raccontato diversi aneddoti riferiti all’iperrealtà esperenziale, eventi legati ad adolescenti morti suicidi perché pensavano di essere nel virtuale e non nel reale.

” Esiste un lato scuro ma c’è anche un lato chiaro del web. Nell’incontro di oggi ho voluto parlare dei pericoli che si celano dietro lo schermo di tablet e telefonini ma ho voluto anche amplificare amplificare l’utilizzo genuino del web e dei social che possono essere usati anche per il bene e nel modo giusto- ha dichiarato Francesco Pira- Anoi adulti serve la capacità di interpretare i loro codici e di ascoltarli.Questi ragazzi pagano il prezzo del fenomeno che io chiamo ” l’adultescenza dei genitori”, ovvero il loro nuovo modo di affrontare la genitorialità facendo gli amici ed essere convinti di non invecchiare mai che crea problemi sociali che si ripercuotono sulle nuove generazioni.”

All’incontro ha partecipato anche la dottoressa Viviana Cona ha parlato tanto dell’utilità quanto dei rischi legati all’uso improprio dei social, ma, soprattutto, come essi possano creare dipendenza proprio perché il nostro cervello riceve stimolazioni esterne eccessive.

Gli alunni dell’stituto hanno partecipato attivamente all’incontro che ha affrontato temi a loro cari quali l’utilizzo dei social e il pericolo che si cela dietro le challenge ponendo diverse domande ai relatori.

L’evento rientra tra nel programma realizzato dalla dirigente Viviana Morelli nell’ambito della sicurezza in rete.

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