Il risiko della presidenza, tutti gli incastri al posto giusto? Pd e alleati ancora sulla Ascia ma ci sono i no

 
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Gela. In poche ore, due vertici. Prima, quello di tutta la coalizione di centro sinistra; poi, la riunione ristretta del gruppo consiliare del Pd.

Alessandra Ascia rimane la prima scelta. Gli incastri sembrano tenere e la candidatura della neo democratica Alessandra Ascia alla presidenza del consiglio rimane l’ipotesi in pole position. Trapela ottimismo tra le file del gruppo di centro sinistra. Bocche cucite, c’è l’ordine di non sbilanciarsi troppo. A quanto filtra, però, i malpancisti avrebbero detto sì al voto favorevole per Alessandra Ascia che a conclusione della prima seduta del civico consesso ha ottenuto undici voti di preferenza. Al tavolo allargato a tutta la coalizione, c’erano il deputato regionale Giuseppe Arancio, i segretari di circolo Giuseppe Licata e Angelo Licata, i consiglieri di Gela Città Giovanni Panebianco e Cristian Malluzzo, i centristi del Polo Civico Antonio Gagliano e Renato Mauro e la coordinatrice del Megafono Laura Caci.

Tutto quadrerà? Il patto è quello originario, presidenza al Pd e vice presidenza ai crocettiani del Megafono. Sembrano essersi smussati gli angoli anche sul fronte delle commissioni rivendicate dagli alleati. Tutto quadra? Il gruppo consiliare del Pd, seppur in presenza di dubbi mai sopiti, sembra puntare proprio su Alessandra Ascia. Ci sono, però, almeno due defezioni. Insomma, tra i democratici non tutti hanno condiviso il criterio scelto per confluire su Alessandra Ascia. Riuscirà ad essere eletta? Parola al centro-sinistra e, soprattutto, all’aula consiliare. Giovedì sera, si vota.

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