In tribunale senza autorizzazione, scattò l’allerta: messa alla prova per due giovani

 
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I controlli dopo che venne accertato l'ingresso non autorizzato

Gela. Erano entrati in tribunale, senza autorizzazione, facendo scattare tutti i protocolli di sicurezza, compreso quello anti-bomba. In realtà, cinque giovani, probabilmente non consci delle conseguenze che si sarebbero determinate, fecero accesso da un ingresso secondario, per fare delle foto. Per due di loro, negli scorsi giorni, è stata formalizzata la messa alla prova. Svolgeranno attività sociale, così come chiesto dai legali che li rappresentano, gli avvocati Francesco Enia e Giuseppe Cascino. Il gup, in fase di udienza preliminare, non aveva accolto la richiesta, che è stata riproposta dalle difese, questa volta con esito favorevole.

I due sono accusati di interruzione di pubblico servizio e di occupazione abusiva, per essere entrati senza autorizzazione in un’area, acquisita al patrimonio del Comune. Palazzo di giustizia rimase praticamente paralizzato per diverse ore, dopo che venne accertato l’ingresso. Alla fine niente di anomalo. I cinque giovani si presentarono spontaneamente alle forze dell’ordine, a seguito del clamore generato dall’accaduto.

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