Indotto, Zes e accordo di programma, Energie per l’Italia: “Attivare i tavoli di confronto”

 
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Gela. L’accordo di programma e i suoi “fratelli”. Sono tanti, forse troppi, i treni economici che la città rischia di perdere. Ci sono i soldi del patto per la Sicilia, ma anche i vantaggi dell’eventuale inserimento tra le Zone economiche speciali o gli eventuali investimenti nell’area industriale ex Asi. Tutte questioni adesso rilanciate dai consiglieri comunali di Energie per l’Italia, compreso il futuro dell’indotto Eni. Luigi Di Dio e Francesca Caruso hanno chiesto ufficialmente al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia di convocare i tavoli di confronto, già istituiti in passato. Energie per l’Italia ha da poco detto no all’ingresso in giunta, ora vuole risposte. I due consiglieri spingono affinché vengano coinvolti i deputati del territorio e si instauri un dialogo diretto con la Regione e con il governo nazionale.

“Non commettiamo l’errore di fare perdere le uniche opportunità per la città solo per restare in un clima elettoralistico – dice Di Dio – è necessario mettere a disposizione della città i propri deputati regionali e nazionali, a prescindere dalla mozione di sfiducia. E’ impensabile che il ministro dello sviluppo economico venga in Sicilia e non visiti l’area di crisi complessa più rilevante della Sicilia. Mi auguro che i nostri deputati e senatori non lo facciano soltanto in periodo di elezioni, come già fatto dal ministro quando era deputato, in occasione delle Regionali, o come i tanti assessori regionali che durante le legislative hanno fatto parecchie capatine in città”.

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