Ineleggibilità Catania, maxi emendamento blinda tutti? FdI guarda alle mosse dell’Ars

 
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Catania e il coordinatore cittadino Scuvera

Gela. In città, per ora in una fase di aggiustamenti e preparativi verso la campagna elettorale, il centrodestra sta cercando di fare un “check up” per presentarsi compatto alle amministrative del prossimo anno. I partiti, anche sottotraccia, si muovono e a livello provinciale è partito un tavolo ufficiale. Tra i favoriti per la guida della coalizione, magari schierando il candidato a sindaco, ci sono i meloniani di Fratelli d’Italia. Anche in questo caso, la parola d’ordine rimane “unità”. Il partito, al suo interno, ha più di qualche anima ma la volontà è di confluire in un progetto di centrodestra che consenta di arrivare alla guida del municipio. Alcune settimane fa, un colpo di scena è arrivato proprio dalle stanze del partito. E’ stato presentato un ricorso, in sede civile, che di fatto farebbe venire meno l’elezione dell’attuale deputato regionale di riferimento, il sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania. A subentrare, nell’eventualità di una decisione favorevole dei magistrati palermitani (competenti in materia), sarebbe l’attuale coordinatore cittadino Salvatore Scuvera, a sua volta impegnato lo scorso anno nella corsa per l’Ars. La spuntò Catania, sbarrando per poco le porte dell’Assemblea regionale ai dem. Proprio in merito al ricorso, in settimana, le attenzioni si sono concentrata intorno all’attività della commissione bilancio dell’Ars, della quale fa parte Catania, insieme ad altri esponenti, sia di maggioranza che di opposizione. La commissione ha dato il via libera al maxi emendamento alla manovra correttiva. Nelle pieghe del provvedimento, come riportato dal quotidiano La Sicilia, è spuntata pure l’interpretazione autentica alla disciplina che definisce i casi di ineleggibilità. Viene modificata e sulla base di quanto riportato, se passasse, risulterebbero eleggibili i deputati che hanno guidato enti solo vigilati dalla Regione e che comunque si siano astenuti “da ogni atto inerente all’ufficio rivestito, senza alcun carattere di recettizietà”. Una variazione tutt’altro che secondaria e che potrebbe pesare non poco sull’esito del ricorso presentato da esponenti locali di FdI. Verrebbe blindata la posizione di Catania e di almeno altri tre attuali parlamentari Ars, di maggioranza e di opposizione, che si trovano nella stessa situazione. Il ricorso avanzato per la posizione dell’attuale sindaco di Mussomeli verte, tra le altre cose, sul fatto che sia stato alla guida della Srr per l’area nord della provincia di Caltanissetta.

Anche se nessuno vuole sbilanciarsi, a livello cittadino l’approvazione del maxi emendamento lascia un alone di dubbio, soprattutto perché varato dalla commissione della quale fa parte Catania e presieduta da un altro meloniano, Dario Daidone, a sua volta impegnato in un procedimento attivato per dichiararne l’ineleggibilità. Saranno i giudici a decidere e la politica locale guarda con molto interesse, già concentrandosi sul passaggio del provvedimento all’Ars.

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