L’amianto in raffineria, i lavoratori esposti lanciano l’appello: “Tempi più brevi per concludere i processi in corso”

 
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Una manifestazione dei lavoratori esposti all'amianto

Gela. Sono tanti i procedimenti penali, arrivati al dibattimento, legati

alla presenza di amianto nella fabbrica Eni di contrada Piana del Signore.

I lavoratori esposti all’amianto. Negli scorsi anni, infatti, i magistrati della procura hanno aperto la maglia giudiziaria, al punto da portare a processo manager e tecnici Eni, ma anche i titolari di aziende dell’indotto di raffineria. Verifiche giudiziarie che hanno ricevuto l’appoggio di tanti operai ed ex lavoratori dello stabilimento di contrada Piana del Signore. Adesso, proprio gli operai della sezione locale dell’Osservatorio nazionale amianto rilanciano la questione.

“Confidiamo nei pm della procura e nei giudici del tribunale – dicono – siamo convinti che verrà fatta giustizia, soprattutto davanti ai tanti colleghi che non ci sono più. Chiediamo, però,  che si faccia presto, soprattutto nei processi ancora in corso”. I lavoratori esposti all’amianto, così, chiedono che i procedimenti penali arrivati a processo, già molto complessi da istruire, possano vedere la conclusione prima possibile, anche per evitare l’ombra della prescrizione.

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