La morte della trentatreenne al porto rifugio, incarico a due periti: valuteranno le cause di quanto accaduto

 
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Gela. Due periti nominati per fare chiarezza intorno alle cause delLa morte della trentatreenne, finita in mare al porto rifugio a bordo della sua automobile. Le indagini. I pm, infatti, hanno deciso di autorizzare l’autopsia sul cadavere. L’incarico è stato assegnato non solo ad un medico legale ma anche ad un esperto nello studio di disturbi mentali. La trentatreenne avrebbe deciso di togliersi la vita dopo diversi giorni di forte tensione, culminati, probabilmente, nell’assunzione di una dose eccessiva di psicofarmaci. Gli esperti dovranno depositare l’esito delle loro verifiche entro il termine di sessanta giorni. I magistrati sembrano non escludere l’ipotesi dell’istigazione al suicidio. I relativi avvisi sono già stati inoltrati a tutte le parti interessate, compreso il compagno che ha già scelto di farsi assistere da un legale, l’avvocato Salvo Macrì. 

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