La street art di Fo in città, Giudice: “Giunta finanzia progetto? Con quali fondi?”

 
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Fo è già intervenuto alla stazione ferroviaria

Gela. Come verrà gestito e chi lo finanzia? Il gruppo coordinato da Jacopo Fo, autore teatrale che porta avanti in città il progetto “Gela radici del futuro”, punta alla street art diffusa, per riqualificare aree della città, troppo spesso lasciate al degrado. Una “bozza” di quanto intenderebbe fare si può intravvedere su alcuni pilastri del piazzale della stazione ferroviaria di via Madonna del Rosario, dove Fo è già intervenuto. Il consigliere comunale Paola Giudice, però, chiederà in aula, direttamente alla giunta, di avere i particolari di un’iniziativa, che l’amministrazione comunale sembrerebbe intenzionata ad appoggiare. “Come appreso dalle sue pubbliche dichiarazioni – scrive Giudice nell’interrogazione che verrà trattata in consiglio comunale – Fo avrebbe agito in concertazione con l’amministrazione comunale, elemento che ci lascia dedurre che sia stato autorizzato a realizzare queste operazioni grafiche e che avrebbe intenzione di intraprendere nel 2020 un progetto ribattezzato “Street Art diffusa a Gela”, con il sostegno dell’amministrazione”. L’indipendente chiederà alla giunta di fornire i particolari di questa eventuale intesa. Il progetto “Gela radici del futuro” ha già il supporto finanziario di Eni e Giudice vuole capire se anche il Comune garantirà contributi economici. Nell’interrogazione, però, si fa inoltre riferimento alla necessità di verificare se la giunta abbia costituito una commissione di esperti per valutare il valore artistico dell’idea di street art portata avanti da Fo.

Il consigliere chiede se “l’amministrazione intende sostenere economicamente tale progetto o se tale progetto sarà finanziato attraverso una somma detratta dai 2 milioni di euro impegnati per la Fondazione di comunità, costituita con delibera di giunta n.219 del 2017, o attraverso un’altra somma, sempre proveniente dai 32 milioni di euro delle compensazioni Eni destinati alla comunità gelese”.

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