La votazione per il presidente è da rifare, tensione nel centro sinistra: Ventura è capogruppo

 
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Gela. La prima votazione per la scelta del nuovo presidente del consiglio è da rifare. Votazione da rifare. L’ostacolo che fa inciampare il nuovo civico consesso è il mancato giuramento, nel corso della precedente seduta d’aula, dell’esponente a cinque stelle Vincenzo Giudice, assente per motivi personali. A mettere nero su bianco l’esigenza di ripetere in toto la procedura di voto è stato il nuovo segretario generale di Palazzo di Città Piero Amorosia. Quindi, voto da ripetere. Il segretario, però, ha confermato che il giuramento del primo cittadino Domenico Messinese e tutti gli atti successivi non vengono intaccati. Lo ha fatto dopo un acceso botta e risposta con il consigliere del Megafono Carmelo Casano che, in prima battuta, ha accusato il funzionario di aver assunto un atteggiamento da sfottò. Polemica rientrata in pochi minuti anche se non sono mancate le tensioni in casa centro sinistra.

Casano e Cirignotta attaccano la presidenza. Lo stesso Carmelo Casano e il democratico Vincenzo Cirignotta hanno invitato il presidente provvisorio del consiglio comunale Alessandra Ascia a “rispettare il suo ruolo di garanzia”. “In quest’aula – hanno attaccato – qualcuno ci vuole trattare come bambini. Non è questo il ruolo di un presidente del consiglio”. Tra i banchi del centro sinistra, la partita per la presidenza del civico consesso sembra tutt’altro che chiusa: Casano e Cirignotta non hanno mai fatto mistero di mirare alla poltrona al momento occupata dalla Ascia. Adesso, su proposta dello stesso Casano, si ritornerà in aula il prossimo 11 agosto. Intanto, i democratici hanno annunciato la scelta di Giuseppe Ventura, ex assessore della giunta Fasulo, come capogruppo. Il suo vice sarà il neo consigliere comunale Romina Morselli. Non è mancato neanche l’affondo sull’attuale emergenza rifiuti, con il consigliere del Pd Carmelo Orlando che ha parlato di situazione insostenibile. Gli esponenti di Un’Altra Gela Vincenzo Cascino e Salvatore Sammito hanno criticato la scelta di un rinvio tanto lungo. “La città ha bisogno di risposte – hanno detto – non possiamo bloccarci su questioni procedurali”. Il centro sinistra, però, ha votato compatto per il rinvio proprio all’11 agosto. In quell’occasione si ripartirà da zero per l’elezione del presidente del civico consesso.

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