L’Accordo di programma fermo, Siciliano: “La Regione deve prendere una decisione”

 
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Gela. Tutto dipende dalla Regione? Il vicesindaco Simone Siciliano, in aula nel corso della seduta di question time, ha rinviato l’affaire dell’accordo di programma proprio a Palermo, dove attualmente le idee non sarebbero così chiare. L’assessore ha risposto alle interrogazioni presentate da Vincenzo Cirignotta e Antonio Torrenti, quasi neo consiglieri comunali di Noi con l’Italia. Nell’interrogazione si chiedeva all’amministrazione comunale di tracciare le vicende dell’accordo di programma, quello degli investimenti alternativi ad Eni, fermo oramai da tempo. “La Regione deve prendere una decisione – ha detto Siciliano – sembra, comunque, che la soluzione ci sia. Intanto, convocherò tutti i sindaci dei comuni che rientrano nell’area di crisi complessa”. Le incertezze messe sul tavolo da Siciliano riguardano soprattutto i soldi che la Regione deve stanziare per coprire la propria quota, così come già fatto nel caso di Termini Imerese. Cirignotta non ha trascurato il fatto che l’iter fermo sia una prova “della debolezza politica della giunta”. Siciliano, allo stesso tempo, ha comunicato che il masterplan, redatto dagli esperti di Rina Consulting-D’Appolonia verrà presentato al consiglio comunale. Per tutti, al momento, è un assoluto mistero. Il lavoro, una sorta di sunto del prossimo sviluppo economico in città, a partire da quello sul mare, era stato presentato, in fretta e furia, il giorno precedente alla seduta sulla mozione di sfiducia, per poi cadere nell’ombra. “Prima, saranno necessari solo alcuni passaggi tra i tecnici della società e quelli della Regione e poi verrà illustrato in consiglio comunale”, ha precisato il vicesindaco rispondendo sempre ai due consiglieri.

Le campagne. Il numero due della giunta, inoltre, si è dedicato anche alle risposte su un’altra vicenda tutt’altro che risolta, lo stato di salute delle campagne locali, strette tra la morsa della crisi economica e quella della criminalità, senza dimenticare la carenza idrica. Siciliano, che ha risposto ad interrogazioni dello stesso Cirignotta e del gruppo consiliare del Movimento cinque stelle, ha spiegato di aver chiesto la riattivazione del tavolo di confronto in prefettura, a Caltanissetta. Anche in questo caso, è stata tirata in ballo la Regione, dove dovrebbe andare in scena l’ultimo atto della procedura necessaria a declassare l’area agricola locale a zona svantaggiata, con maggiore facilità di accesso a contributi e finanziamenti. Vincenzo Giudice, del Movimento cinque stelle, però, non ha mancato di sottolineare tutte le carenze di un comparto locale che soffre dannatamente.

I fondi per i malati. Il capogruppo del Megafono Sara Bonura, invece, ha ricevuto il sostegno dell’assessore Valeria Caci, che pur ammettendo l’assenza di un fondo economico a supporto dei pazienti affetti da gravi patologie, costretti a continui viaggi della speranza, ha comunque accolto la proposta, sostenendo di voler lavorare per mettere a disposizione soldi a copertura dei costi di base, come quelli di vitto e alloggio. E’ stato l’assessore Maurizio Melfa, sempre su richiesta di Bonura, a spiegare invece che, nel tentativo di mettere un freno agli incendi notturni e ai tanti danneggiamenti, è in atto un procedimento che dovrebbe condurre allo stanziamento di circa cinque milioni di euro per un nuovo sistema di telesorveglianza. “Il primo stralcio sarà di circa un milione di euro”, ha detto. Gli assessori Giovambattista Mauro e Valentino Granvillano, invece, sono stati chiamati in causa sia sulla vicenda dei danni al Pala Puglisi sia rispetto ad interrogazioni legate alla pedonalizzazione delle aree antistanti le scuole e ad alcune fermate dei bus in città. I grillini, inoltre, hanno chiesto lumi sulle esenzioni dal pagamento della Tari e DiventeràBellissima ha premuto sul tasto della manodopera locale da utilizzare nei cantieri finanziati con i soldi del Patto per il Sud.

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