Gela. L’amministrazione comunale, probabilmente nel tentativo di far entrare soldi in cassa, ha deciso di vendere definitivamente le aree che negli scorsi anni sono servite a realizzare decine di complessi abitativi, con i programmi di edilizia economica popolare. I Peep sono da tempo croce e delizia di un ente che fa i conti con i tanti debiti fuori bilancio, maturati a seguito di espropri allegri, che hanno poi favorito l’avvio dei lavori in molte zone della città. Il sindaco Domenico Messinese e i suoi assessori, con tanto di delibera ufficiale, adesso hanno deciso che il diritto di superficie concesso a chi ha costruito va trasformato in diritto di proprietà a tutti gli effetti, ovviamente dietro pagamento di somme, che i tecnici del municipio calcolano secondo coefficienti. Il diritto di superficie (valido per 99 anni) diventerà diritto di proprietà, sempre che il consiglio comunale decida di autorizzare la procedura.
I vincoli sui prezzi degli alloggi. Un diritto di proprietà che farà venire meno diversi vincoli che erano stati imposti ai privati, a cominciare da quello sul prezzo di cessione degli alloggi. Uno dei tanti aspetti spesso poco chiari, nell’intricata vicenda di cooperative e aziende che negli anni hanno edificato in città. Spetterà proprio all’assise civica votare la proposta. Nel caso di un sì, allora si aprirebbe la porta alle cessioni definitive, con il Comune che inizierebbe ad incassare quanto dovuto per la vendita di tutte le aree sulle quali sono stati realizzati i complessi abitativi, finanziati con i programmi di edilizia economica e popolare. Per fare questo, però, bisognerà modificare gran parte delle convenzioni del passato, che appunto prevedevano solo il riconoscimento di un diritto di superficie, valido novantanove anni e, in alcuni casi, rinnovabile per altrettanti. La proposta in giunta l’hanno portata l’assessore Giovambattista Mauro e i tecnici del suo settore.
