L’Ars snobba i sindacati sull’accordo di programma, “forze sociali escluse per una volontà politica”

 
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Gela. Le commissioni ambiente e attività produttive snobbano i sindacati. Domani, all’Ars si discuterà di area di crisi complessa e dei fondi destinati al territorio ma senza le organizzazioni sindacali che da mesi chiedono un confronto con il presidente della Regione Nello Musumeci. I soli venticinque milioni stanziati per coprire l’accordo di programma, secondo le organizzazioni sindacali saranno un completo buco nell’acqua. Risorse insufficienti per un’area di crisi complessa che riguarda oltre venti comuni. I presidenti delle due commissioni, Giusi Savarino di DiventeràBellissima e il forzista Orazio Ragusa, hanno però deciso di convocare sindaci del territorio, manager Eni e vertici di Sicindustria ma senza sindacati. “Non abbiamo capito né tantomeno compreso, il metodo di selezione delle istituzioni invitate, sappiamo che scientificamente vi è stata la volontà politica di escludere le forze sociali – dicono i confederali Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Vincenzo Mudaro – le uniche che da più di otto mesi con svariate convocazioni pubbliche hanno sollecitato sindaci, deputati regionali e nazionali, associazioni datoriali oltre che il governatore Musumeci ed i suoi assessori Armao e Turano ad aprire gli occhi sui ventiquattro comuni interessati all’accordo di programma di Gela ed ottenere più risorse. Cgil, Cisl e Uil sono scomode perché dicono la verità? E’ meglio non averle al confronto perché pretendono di più per l’otto per cento della popolazione siciliana? Non staremo in silenzio rispetto alla modalità di finanziamento dei soliti noti attraverso quel criterio di assegnazione a chi i soldi li deve già avere con progetti da 1 milione e mezzo e oltre. No, fino alla fine diremo ciò che sosteniamo da mesi e questa scelta infausta del parlamento siciliano rafforza la nostra linea di difesa del territorio e dei giovani che hanno idee e non hanno soldi per realizzarle”.

La triplice ritiene che l’esclusione sia stata politicamente concertata. Anche dall’Ugl arrivano segnali di contrarietà alle scelte delle due commissioni. “E’ assurdo escludere i sindacati da un tavolo così importante – dice il confederale Andrea Alario – non capisco la scelta effettuata. Si convocano i vertici di Sicindustria e non si convocano i sindacati del territorio? Sono i sindacati che portano avanti le istanze dei lavoratori e la politica commette evidenti errori. Chiederemo di essere sentiti dalle commissioni”. Dietro ai fondi dell’accordo di programma si allunga l’ombra della politica che, questa volta, sembra proprio aver preso un abbaglio.

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