“Lavoriamo a tavolo con Regione e Comune per le acque reflue”, Pd: “Soluzione importante”

 
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Il commissario dem Arancio e uno dei vice Giuseppe Fava

Gela. Le ultime interlocuzioni le hanno avute con funzionari sia dell’Autorità di bacino regionale che del dipartimento acqua e rifiuti. I dem stanno proseguendo lungo un tragitto istituzionale che ritengono possa concludersi con il sì all’uso delle acque reflue, per le aree rurali locali. Gli agricoltori, che non riescono ormai da anni ad avere dalle dighe forniture idriche adeguate, a loro volta stanno puntando con parecchia convinzione al ciclo delle acque reflue. Non ci sono costi improponibili e inoltre sembra l’unica vera alternativa alle dighe, in condizioni deficitarie. “Gli incontri ci sono e ci saranno – dice il dirigente dem Giuseppe Fava che è stato tra i primi a suggerire questa opzione – dobbiamo lavorare per il territorio. Il Pd regionale ha avuto un ruolo molto importante nell’approvazione della legge dello scorso marzo. Il parlamentare Giuseppe Arancio sta continuando a seguire tutta la vicenda. Entro novanta giorni, dovrebbe arrivare il decreto, che delineerà le modalità di gestione del sistema delle acque reflue depurate”. Liborio Scudera, imprenditore agricolo da sempre attivo nel reclamare condizioni di efficienza per gli operatori del settore, ha di recente richiamato l’esistenza di un impianto, presente all’interno del sito della raffineria Eni, pienamente funzionante che potrebbe assicurare circa cento litri al secondo destinati alla vasca Settefarini.

“Stiamo lavorando – aggiunge Fava – per un tavolo che coinvolga la Regione e il Comune. Il sistema della acque reflue depurate sarebbe un sostegno fondamentale per l’agricoltura locale e andrebbe a garanzia della salvaguardia del mare, senza sversamenti. Bisogna vagliare anche la possibilità di contributi finanziari, a supporto del progetto”. Arancio e Fava, inoltre, puntano ad una filiera sostenibile, anche a difesa della Riserva Biviere. “Sarà proposto – concludono – che una quota delle acque reflue depurate venga destinata alla Riserva e al lago, per difenderne i livelli. La salvaguardia ambientale è uno dei bisogni che ci spinge a sostenere questo progetto. Siamo in linea con le richieste degli agricoltori”.

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