Lo scontro per i posti, sei ambulanti a processo: sequestrate spranghe di ferro

 
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Gela. Arrivarono al violento confronto, con tanto di spranghe di ferro. Un gruppo di ambulanti marocchini contro colleghi gelesi. Tutto per una lite scaturita dai posti assegnati alla rotonda est, sul lungomare Federico II di Svevia, che fino a qualche anno fa ospitava un mercato. In sei sono finiti a processo, proprio per quei fatti. Gli imputati, tutti ambulanti, difesi dagli avvocati Angelo Cafà e Enrico Aliotta, devono rispondere di rissa e lesioni. Alcuni di loro rimasero feriti dopo la contesa.

Le accuse vengono mosse dai pm della procura e a valutare i fatti è il giudice Antonio Fiorenza. L’istruttoria dibattimentale riprenderà a luglio, per l’esame di alcuni testimoni, presenti quando l’accesa discussione sfociò in aperta violenza.

1 commento

  1. Il PM della procura dovrebbe indagare sulla illegalità perpretata dal sindaco e dagli assessori al ramo che si sono succeduti.
    La zona delimitata come “area mercatale” è solo una formalità, visto che da tre anni autorizzano di il posizionamento di ambulanti abusivi che occupano aree “private”, definite tali visto che le manutenzioni ordinarie e straordinarie sono a carico dei residenti, soci della La Cittadella.
    Anche la pulizia post mercato è a carico dei residenti in quanto non area mercatale e per tanto non riconosciuta come costo per la Tekra.

    Abbiamo più volte ringraziato l’amico Mimi ex presidente di quartiere e compagno di lotta contro la giunta Fasulo per non avere il mercato a Macchitella, montelunco e a Marchitello.

    Ringraziamo anticipatamente la Procura per riportare la legalità lì dove da tre anni l’illegalità autorizzata da questa giunta e dal comandante dei Vigili Urbana la fa da padrona.

    La Cittadella.

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