“M5s, civici e terzo polo, alleanza si può fare”, Siragusa: “Pd senza candidati per ogni stagione”

 
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Il dem Guido Siragusa

Gela. Il Pd locale, nel dopo voto per le primarie, farà una verifica attraverso una riunione della segreteria. A breve dovrebbe essere convocata dal segretario Guido Siragusa. La vittoria di Elly Schlein ha dato un certo vigore politico alla linea giovane della dirigenza cittadina, che ha comunque avuto il pieno sostegno dello stesso Siragusa. Nel “derby” interno hanno avuto la meglio sullo zoccolo duro, schierato invece con la proposta di Stefano Bonaccini. Inevitabile che i dem inizino a progettare il prossimo futuro, con l’obiettivo delle amministrative. I progressisti hanno iniziato a mettere le basi per un’alleanza, al momento segnata dai grillini, dal gruppo di “Rinnova” e da quello di sinistra del consigliere Paola Giudice. In area centrista, sono in corso altri movimenti che potrebbero trovare collocazione terzopolista. “Ad oggi, non abbiamo fatto nessun incontro – dice Siragusa – una cosa è certa, noi avremo un’unica collocazione, quella di centrosinistra. Vogliamo costruire un’alleanza definita, sui temi e sulle idee comuni. Penso sia quasi impossibile ipotizzare un dialogo con forze che si collocano a destra. Ritengo invece che il Pd possa avere diversi punti di contatto, anzitutto programmatici, con i civici di “Una Buona Idea”. Ho sempre sostenuto che sia possibile pensare ad un’alleanza ben definita, che vada dal Movimento cinquestelle per arrivare al terzo polo. Chiaramente, ci vogliono volontà reciproche”. Siragusa, già prima delle amministrative di quattro anni fa, era tra i pochi che spinsero per tentare di valutare un accordo con i grillini, che alla fine decisero di andare da soli mentre i dem aderirono alla coalizione “arcobaleno” dell’attuale sindaco Greco. “Soluzioni come quella di quattro anni fa – continua il segretario dem – sono da escludere. Troppe differenze, politiche e di visione della città. Quando ci sono forze così eterogenee è inevitabile che poi la politica nazionale e quella regionale vadano a creare divisioni”.

I dem locali non hanno ancora avviato la fase dei “tavoli”, ma un postulato politico già pare decisamente netto. “Il Pd non ha candidati a prescindere e soprattutto non ha candidati per ogni stagione – aggiunge Siragusa – se qualcuno pensa di sedersi al tavolo, con il candidato già deciso, sbaglia di grosso. Il confronto si fa sui programmi e sulla visione della città. Se invece il Pd decidesse di andare da solo, la responsabilità delle scelte ricadrebbe sul segretario, questo mi pare evidente”. Siragusa, seppur piuttosto scevro da riferimenti diretti, il monito pare indirizzarlo ai dem di lungo corso, che magari vorrebbero da subito farsi strada nella lista di gradimento del potenziale candidato a sindaco. Come già fatto intendere dal segretario nazionale Schlein, un ritorno di fiamme tra il Pd e il Movimento cinquestelle è praticamente una tappa quasi obbligata. Un fronte spaccato, anche in città, darebbe via libera ad un eventuale centrodestra unito. Anche Siragusa ne è convinto ma una precisazione la fa. “Noi siamo aperti al dialogo ma senza la frenesia dell’alleanza. Non ci tiriamo indietro – conclude – ma al contempo siamo consapevoli di non dover dimostrare niente a nessuno”.

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