Macchitella lab, che fine ha fatto il sogno dell’università? Civici, “troppo silenzio”

 
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La struttura di Macchitella Lab

Gela. Doveva essere la sede di un incubatore per startup innovative e fornire supporto logistico anche per l’avvio dei corsi universitari in città. Il progetto Macchitella Lab, però, è rimasto arenato nonostante la conclusione dei lavori di riqualificazione dell’ex casa albergo Eni. I civici di “Una Buona Idea” tornano sul tema e chiedono un impegno preciso all’amministrazione comunale. Lo fanno attraverso una mozione che verrà trattata nel corso della prossima seduta di question time. I lavori sono stati conclusi tre anni fa ma da allora sembra essere sfumata anche l’opzione dell’università, dato che i corsi della “Kore” di Enna faticano a trovare collocazione. Per i consiglieri di “Una Buona Idea” Davide Sincero e Rosario Faraci, c’è troppo silenzio sul tema. “Si è proceduto a preparare una bozza di convenzione tra il Comune, Eni, Sicindustria, Università Kore e Diocesi di Piazza Armerina in forza della quale veniva previsto e determinato l’uso dell’immobile nonché la ripartizione delle utenze. Nelle more e considerato che l’amministrazione dichiarava di essere impegnata a perfezionare con Eni la modalità di trasferimento dell’immobile nonché la scelta del negozio giuridico più opportuno, l’Università Kore iniziava i primi corsi presso lo Youth Center a Macchitella, nonostante l’immobile fosse stato riqualificato e ristrutturato. Da allora, Kore ha lasciato lo Youth center e l’università in città è un miraggio benché ci sia un immobile i cui lavori sono stati conclusi già nel 2020. Da allora ad oggi, il tempo ha risucchiato il tema e questa amministrazione non ne ha più fatto cenno – si legge nel testo della mozione – il miraggio si trasforma in danno se solo per un attimo pensiamo a cosa avremmo potuto avere oggi e non abbiamo; a come e quanto quel presidio di istruzione avrebbe potuto aiutare tante famiglie che sostengono economicamente i propri figli nelle Università vicine; a come, se il sogno fosse diventato realtà, l’economia locale ne avrebbe beneficiato. Il sogno si trasforma in amara realtà ogni volta che percorriamo la strada sulla quale insiste un immobile nuovo di zecca inutilizzato e pensiamo, ma che fine ha fatto l’università della quale questa amministrazione parlava? Qual è il risultato ottenuto dal 2020 ad oggi? Cosa ne è di quel presidio di istruzione che oggi avremmo potuto avere?”.

Secondo i civici, la giunta deve procedere da subito a “sottoscrivere con Eni un contratto di comodato d’uso per quindici anni nonché, in attesa di acquisire l’immobile, ad attingere dai 12 milioni di euro di royalties introitate qualche giorno fa e in ossequio allo stesso contenuto del protocollo, a volere utilizzare la somma di 600 mila euro per gli arredi delle aule nonché per ogni altra attività utile all’apertura ufficiale di Macchitella Lab”, precisano. “Le soluzioni sono sotto i nostri occhi, basta solo guardare dalla parte giusta se non si vuole sottoscrivere un epitaffio da apporre sulla facciata di Macchitella lab che reciterebbe così, qui avrebbe potuto esserci l’Università ma è morta prima di nascere”, concludono.

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