Mazzarino, opposizione: “Illuminazione pubblica carente in diverse zone della città”

 
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Mazzarino. I consiglieri comunali di minoranza Livio D’Aleo, Francesco Lo Forte e Santo Vicari hanno presentato una mozione urgente indirizzata al sindaco Vincenzo Marino, al presidente del consiglio e agli assessori, evidenziando la persistente carenza di illuminazione in diverse zone della città di Mazzarino. La mozione, “presentata per il benessere della comunità”, sottolinea l’urgenza di affrontare il problema dell’illuminazione pubblica. Nonostante le numerose segnalazioni dei cittadini agli uffici competenti, la mancanza di interventi solleva dubbi sulla gestione dell’amministrazione comunale e richiede una risposta immediata.
La situazione è caratterizzata da guasti dell’illuminazione pubblica in diverse zone, accompagnati da una raffica di segnalazioni. “L’amministrazione non è ancora intervenuta e la mancanza di sensibilità mina la sicurezza pubblica”, dicono i consiglieri. Le strade coinvolte, via Bisenti e strade circostanti, presentano luci lampeggianti come psichedeliche poi Via Salita Madonna, dove manca il braccio con relativa lanterna, Via delle Nazioni, Viale della Regione (altezza sbocco Via Puglia) e Via Principe Umberto (vicino al civico 54.Si evidenzia anche la mancanza dei vecchi pali con relativi punti luce, a causa della dell’impianto obsoleto.

L’appello rivolto al sindaco e alla giunta comprende la richiesta di un’indagine sulla messa in opera di un faro in Via Celso, al posto delle lanterne previste dal decoro urbano. “È fondamentale garantire un’illuminazione adeguata in tutte le strade della città promuovendo sicurezza e benessere nella comunità. In un contesto in cui le vie sono avvolte da luci e ombre la mozione si configura come un richiamo alla responsabilità dell’amministrazione comunale nell’assicurare un ambiente urbano sicuro e accogliente per tutti i cittadini di Mazzarino. Si auspica che l’adozione di azioni immediate ed efficaci possa dissipare l’oscurità che attanaglia le strade della città”, concludono.

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