Mazzarino, opposizione spinge per maggiore trasparenza: “Sedute consiglio in diretta social”

 
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D'Aleo, Lo Forte e Vicari

Mazzarino. Serve maggiore coinvolgimento della città anche rispetto ai lavori dell’assise civica. I consiglieri di opposizione Livio D’Aleo, Santo Vicari e Franco Lo Forte, tornano a chiedere che le sedute d’aula siano fruibili anche tramite dirette social. “In un mondo sempre più connesso, l’informazione è fondamentale per la partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa del Comune. Da sempre, ci siamo impegnati a rendere trasparenti le attività del consiglio comunale, tanto da richiedere fin dall’inizio che le sedute fossero trasmesse sui social. Tuttavia, ci troviamo a chiederci: perché la sparuta maggioranza non ha mai dato importanza alla trasmissione delle sedute del consiglio sui social? È un mistero che ci sfugge. Ancora più sorprendente è il comportamento dell’assessore e consigliere comunale Vincenti. In passato, quando lui era un consigliere d’opposizione, faceva un caso politico quando le sedute non venivano trasmesse via radio. Addirittura, occupò l’aula del consiglio comunale per far sentire la sua voce. Ma cosa dire del suo periodo da presidente del consiglio? Per cinque anni, le sedute del consiglio furono un miraggio e i cittadini furono tenuti all’oscuro di tutto”, spiegano in una nota.

“L’articolo 2 del nostro regolamento è chiaro, dobbiamo garantire la massima partecipazione dei cittadini alla vita politica amministrativa dell’ente, consentendo loro di assistere alle sedute consiliari anche a distanza. Forse l’assessore Vincenti ha dimenticato di leggere in maniera dettagliata il regolamento. Il vicepresidente del consiglio comunale non può limitarsi a dichiarare di non sapere il motivo per cui le sedute non vengono trasmesse, quando è lui stesso a chiederne la convocazione. Il caos regna sia nella maggioranza consiliare che nella giunta e la situazione drammatica che vive la nostra città è evidente. Per quanto riguarda le sedute del consiglio comunale non trasmesse, sembra che per loro valga la regola “occhio non vede, cuore non duole”, concludono.

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