Migranti e lavoro irregolare, indagine su coop Biondi: dal gup ad ottobre

 
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Le indagini partirono dopo una protesta a Manfria

Gela. Altri ex lavoratori delle cooperative riconducibili all’imprenditore Pietro Biondi potrebbero avanzare richiesta di costituzione di parte civile, perché sarebbero stati vessati e sottoposti a condizioni non in linea con i contratti. L’udienza preliminare, dopo un primo rinvio risalente allo scorso gennaio, a causa di alcune mancate notifiche, è nuovamente slittata, questa volta ad ottobre. Sono tredici gli imputati, compreso l’imprenditore, che in passato in città ha gestito appalti pubblici, anche per conto del Comune. I pm della procura coordinarono l’inchiesta “Balla coi lupi”, che ebbe come punto fondamentale la gestione dell’ex centro per migranti di Manfria. Una struttura, poi abbandonata e del tutto distrutta dal fuoco, che sarebbe stata portata avanti riducendo i costi, nel tentativo di avere profitti personali, a discapito delle condizioni dei migranti e secondo le accuse, con il sospetto di frodi sui contributi rilasciati. Gli accertamenti si estesero ad altri centri, gestiti sempre dallo stesso gruppo. Alcuni lavoratori, sentiti in fase di indagine, ammisero che le condizioni fossero molto difficili. Si è ipotizzato anche il lavoro nero. Ne rispondono, oltre a Biondi, Giuseppa Palumbo, Francesca Politi, Gemma Iapichello, Gaetana Franco, Katarzyna Chylewska, Rosetta Cialdino, Rosaria Bilardi, Carmela D’Angeli, Giuseppe Biancheri, Vincenzo Castelletti, Anna Maria Vizzini e Salvatore Scilleri.

Ex dipendenti che hanno già avanzato richiesta di costituzione di parte civile sono rappresentati dagli avvocati Rosario Prudenti e Francesca Granvillano. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Maria Licata, Rocco Guarnaccia, Attilio Floresta, Angelo Fasulo, Simone Morgana, Carmelo Tuccio, Liborio Sciagura, Carmelo Peluso e Salvatore Liotta. Di recente, i pm della procura hanno chiuso un altro filone di indagine, sempre incentrato sulle attività del gruppo Biondi, ma questa volta con riferimento a presunti casi di maltrattamenti ai danni di anziani e disabili psichici, ospiti in altre strutture.

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