“Misure per tutelare ente e cittadini”, Grisanti: “Riscossione esterna e avvocatura comunale”

 
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Il consigliere Pierpaoplo Grisanti

Gela. In serata, il consiglio comunale tornerà per l’ennesima volta ad affrontare la complessa tornata degli aumenti Irpef e Imu, fissati dalla disciplina sul dissesto. L’assise civica esprime posizioni tutt’altro che favorevoli e si sostiene la necessità di attenuazioni che consentano un impatto non traumatico per i cittadini. Il presidente della commissione bilancio Pierpaolo Grisanti è tra i consiglieri che anche ad inizio settimana hanno chiesto chiarimenti sul tema. La rideterminazione delle aliquote, al rialzo, è inevitabile, perché prevista dalla disciplina in materia di dissesto. Ci sono però tanti dubbi interpretativi, espressi nel corso dei lavori del consiglio e non sono mancate forti tensioni tra parte politica e burocrazia municipale. La commissione, nei prossimi giorni, cercherà di spingersi oltre la mera vicenda delle aliquote Imu e Irpef. “Sappiamo che gli aumenti sono previsti dalle norme sul dissesto – dice Grisanti – però, in commissione, vorremmo interagire con l’amministrazione comunale per capire se ci sia una prospettiva più generale, con un piano fatto di misure correttive a tutela dell’ente e dei cittadini. Anzitutto, bisognerebbe insistere sull’esternalizzazione dell’intero processo di accertamento e riscossione delle imposte locali. In municipio, c’è sempre stata una carenza su questo versante, confermata dalla Corte dei Conti. Inoltre, non c’è personale a sufficienza per assicurare una copertura efficace. Con l’esternalizzazione si potrebbero risolvere le falle più consistenti e a costo zero, dato che la società ripagherebbe la propria attività con una percentuale di quanto riscosso. Proposte in tal senso ce ne sono già state, anche in consiglio comunale. Non bisogna dimenticare, poi, il peso gravoso del contenzioso giudiziario, altro fardello del Comune. Per me, è essenziale una razionalizzazione con l’istituzione di un’avvocatura comunale, che riduca al massimo i costi sostenuti dall’ente”. Aspetti che Grisanti proporrà a breve di sviluppare in commissione, probabilmente attraverso audizioni che coinvolgano l’amministrazione comunale.

“Sono misure che darebbero respiro all’ente e non pesano per nulla sui cittadini – conclude il presidente della commissione bilancio – in attesa che si insedi la commissione straordinaria di liquidazione, l’ente comunale deve essere dotato di un piano che intervenga sulle criticità più profonde. Non ci si può limitare ad attuare passivamente la disciplina in materia di dissesto, facendola incidere prevalentemente sui cittadini. Penso che un confronto su questi punti con l’amministrazione comunale si possa avviare”. Ormai da anni, i controlli contabili fanno regolarmente emergere inefficienze di gestione e il dissesto è l’atto finale che ha accelerato questa tendenza.

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