Nell’agorà “proroga” per le scelte, senza una “sintesi” moderati valuteranno i prossimi passi

 
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Il segretario provinciale di Italia Viva Giuseppe Ventura (al centro) insime al coordinatore Rochelio Pizzardi e al parlamentare Davide Faraone

Gela. Le interlocuzioni informali ci saranno anche in questo fine settimana. Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola cercherà ancora una volta di non allentare il canale diretto con tutte le forze dell’agorà politica per l’alternativa al centrodestra e all’amministrazione del sindaco Lucio Greco. Probabilmente, un po’ tutti, in quel contesto, pensavano che la settimana potesse chiudersi con un quadro delineato e i nomi dei potenziali candidati per la guida del municipio. Invece, bisognerà attendere, soprattutto le determinazioni interne del Pd. Una proroga che poco convince i moderati. Le forze che si rivedono in quel tavolo hanno partecipato attivamente all’agorà ma in quest’ultimo frangente hanno deciso di dare precedenza alle scelte dell’asse M5s-Pd-civici. Non hanno fornito alcuna indicazione su eventuali nomi da esprimere. Il fatto che i potenziali alleati non siano però riusciti a definire la “sintesi” da molti attesa, potrebbe convincerli ad ulteriori verifiche. Ad inizio della prossima settimana, proprio i moderati si rivedranno. Il lavorio interno non è mai venuto meno e diversi gruppi hanno già quasi del tutto strutturato le liste e messo nero su bianco i contenuti essenziali del programma da esporre alla città. I moderati vorrebbero evitare un’attesa prolungata. Dovranno decidere se dare un’ulteriore chanche a progressisti e civici, magari facilitando la “sintesi” per pervenire al candidato, oppure addirittura se prendere definitivamente una via differente. L’area moderata e le evoluzioni che si sono susseguite già dallo scorso anno, interessano non poco anche fuori dai blocchi. L’ex deputato Ars Pino Federico non ha fatto mistero di aver avuto contatti con la dirigenza di Italia Viva, nel tentativo di valutare le condizioni per un progetto comune, magari fuori dai due schieramenti, in una sorta di terzo polo che possa attrarre altre anime.

Pure nel centrodestra c’è chi ha guardato con interesse in direzione del tavolo moderato, che annovera i renziani di Italia Viva, i civici di “Rinnova”, Noi moderati e ancora socialiasti-progressisti e i liberali (molto vicini alle liste di Federico). L’intenzione prevalente è far parte di una coalizione ampia che possa ambire non solo alla vittoria delle amministrative ma anzitutto alla governabilità, in una fase funesta per l’ente comunale. Se dovessero mancare questi presupposti, le forze moderate potrebbero optare per rafforzare un progetto sul quale lavorano dallo scorso anno, in una collocazione differente sia dall’agorà che dal centrodestra.

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