“Non abbiamo subito passivamente il dissesto”, Faraci: “Tanti ostacoli ma credevamo nel riequilibrio”

 
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Il vicesindaco e assessore al bilancio Mariangela Faraci

Gela. L’amministrazione comunale, domani sera, si presenterà in aula consiliare per affrontare forse il dibattito più difficile di questi quattro anni, quello sul dissesto dell’ente. Da diversi giorni, non mancano polemiche, anche piuttosto serrate. L’assessore al bilancio Mariangela Faraci, che ha seguito tutta la lunga trafila, vuole evitare tensioni ma al contempo ribadisce quanto fatto in questi mesi. “Tutto quello che era possibile mettere in campo, l’abbiamo messo – dice – non condivido le valutazioni di chi ritiene che l’amministrazione abbia quasi subito passivamente il dissesto. Non è così. Gli uffici hanno fatto un lavoro notevole. Volevamo fortemente arrivare al piano di riequilibrio e ci credevamo. Quando siamo andati in aula consiliare ad indicare un cronoprogramma preciso, l’abbiamo fatto non certo per prendere tempo. Ritenevamo che ci fossero tutte le condizioni, seppur un piano di quel tipo comporta oneri enormi per un ente, soprattutto se spalmato su un periodo di almeno venti anni. Purtroppo, le difficoltà si sono susseguite. Soprattutto, siamo andati avanti senza un coordinamento che poteva essere assicurato da un dirigente al bilancio. Le condizioni finanziarie dell’ente hanno di fatto lasciato sguarnito quel ruolo. Quando si è aperta una possibilità, abbiamo dovuto sostenere il lavoro con un dirigente presente solo per poche ore a settimana, visto che è alle dipendenze di un altro ente comunale”. L’assessore Faraci, scelto dal sindaco come tecnico del settore finanziario, fin dall’insediamento ha avuto come obiettivo prioritario arrivare ad un piano di riequilibrio che scongiurasse il dissesto. “Quando ad inizio agosto capimmo che non c’erano i tempi per pervenire al rendiconto 2022, abbiamo scelto di andare avanti sulla base del rendiconto 2021, pur di avere un piano di riequilibrio effettivo. Purtroppo, abbiamo fatto di tutto – dice inoltre – ma non è stato possibile evitare il dissesto, anche per un disavanzo consistente”. Faraci ha sempre preso parte ai tavoli e alle verifiche sul tema della crisi finanziaria. “Non voglio criticare nessuno – continua – però, quando leggo di riferimenti a consulenti specializzati che non sarebbero stati individuati per portare avanti l’attività, devo dissentire. Abbiamo avuto lunghi confronti con esperti che non è stato possibile contrattualizzare proprio a causa della difficile situazione finanziaria del nostro ente. Lo scorso febbraio, inviai una nota all’allora segretario generale che ricopriva l’interim al bilancio. Chiesi di procedere alla contrattualizzazione di consulenti ma le condizioni finanziarie del Comune non lo permisero. Abbiamo avuto modo di avere incontri ed effettuare verifiche, poi, con gli esperti di Ifel. E’ stato fatto tutto quello che era nelle nostre possibilità. Il dissesto non è per nulla la soluzione più semplice perché comporterà oneri e adempimenti da porre in essere. Allo stesso tempo, il piano di riequilibrio avrebbe comportato una procedura molto lunga e complessa”.

Faraci, così come il sindaco Lucio Greco, è comunque certa che quanto fatto sul fronte dei conti del municipio avrà una notevole rilevanza. “Finalmente – conclude – è stata fatta un’operazione verità, ne sono convinta. Ci ha dato modo di far emergere la reale condizione finanziaria del Comune, gravato da un pesante disavanzo. In questo lungo frangente, abbiamo messo in atto quello che prevede la normativa. Abbiamo attivato trattative con i creditori e ricostruito la mole dei debiti fuori bilancio del passato”. Domani, il sindaco Lucio Greco, l’assessore Faraci e il resto della giunta, si rapporteranno direttamente con il consiglio comunale, in attesa che inizi ufficialmente il tempo del dissesto.

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