“Non è una gara per il candidato, andiamo avanti senza veti”, Fasulo: “Pd? C’è sempre rispetto”

 
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L'avvocato Angelo Fasulo

Gela. “Quello che stiamo facendo ci convince. Non è una ricerca del nome del candidato ma si tratta invece di definire un programma comune che ci permetta di affrontare la fase pre-elettorale e quella post-elettorale”. L’ex sindaco Angelo Fasulo, oggi riferimento territoriale del gruppo “Noi moderati”, è tra quelli che ormai da diversi mesi seguono l’evoluzione del tavolo centrista, in questo frangente impegnato a sviluppare le basi di una coalizione che parta anzitutto “da ciò che interessa la città”. Fasulo non ha mai posto l’accento sulle scelte dei nomi. “Siamo stati sempre coerenti – aggiunge – vogliamo lavorare su un percorso condiviso. Come gruppo continuiamo a muoverci in questa direzione. Siamo consapevoli della necessità di trovare nomi condivisi ma la priorità è affrontare un percorso comune. Non è una gara sui nomi. Vogliamo capire quali sono le cose che uniscono ma che soprattutto servono alla città”. Fasulo è fortemente convinto che si possa andare avanti “senza veti”, anche nell’eventuale raffronto con altre entità politiche, in costruzione. “Il dialogo è sempre importante e non poniamo veti – dice inoltre – non ci interessano le schermaglie. Poi, ognuno dovrà dimostrare di essere coerente con ciò che ha fatto fino ad oggi”. Il tavolo moderato una direzione netta non l’ha ancora presa. Non c’è un appoggio diretto né al centrodestra né al centrosinistra progressista, seppur non manchino i contatti su entrambi i versanti. “Tutti ci rendiamo conto delle difficoltà del momento – spiega – non possiamo farne un discorso di veti personali. Noi siamo anche pronti a metterci da parte pur di essere utili ad un percorso che serva. Nessuno ha avanzato nomi né messo vincoli. Possiamo eventualmente fornire un contributo esterno ma abbiamo la volontà di fare qualcosa di concreto che possa essere utile alla città”. L’ex primo cittadino, che si insediò ereditando un dissesto, non nega le difficoltà di una situazione amministrativa di questo tipo. “Ci saranno complicazioni quotidiane e limitazioni – precisa – non è facile uscirne. Bisogna fare scelte importanti. Per questo serve essere consapevoli che chi amministrerà non avrà vinto un premio ma dovrà impegnarsi per far ripartire la città. All’epoca, siamo stati anche fortunati”. Le interlocuzioni, per il tavolo moderato, non mancano. Non si esclude neppure un confronto con i pezzi dell’area progressista, che seppur informalemente qualche contatto l’ha già garantito. Per Fasulo e per gli altri esponenti del tavolo potrebbe profilarsi l’ipotesi di ritrovarsi insieme a forze come il Pd, del quale l’ex sindaco fu esponente di primo piano. Le strade poi si divisero.

“Non credo sia un discorso di fatto personale – conclude – non ho problemi a discutere con persone di buona volontà. Al momento, non ci sono tutte le condizioni. Ancora c’è chi tende a dividere piuttosto che ad unire. Mi auguro che queste divisioni si possano superare. Comunque, nei riguardi del Pd c’è sempre massimo rispetto”. Dove andrà a confluire il cammino delle forze moderate, al cui tavolo ora siedono pure i renziani di Italia Viva e i civici di “Rinnova”, non è semplice comprenderlo. Sono tanti i volti di un’aggregazione che va avanti da tempo e che probabilmente, alla fine, dovrà dire di sì ad interlocutori precisi, per tentare di strutturare un’alleanza ancora più ampia, per ora stretta a metà tra progressisti e centrodestra.

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