“Non era droga ma placebo”, indagine su spaccio in città: sospettato si difende

 
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Immagini di repertorio

Gela. E’ sospettato di aver gestito un piccolo giro di droga, per almeno due anni. Sono diversi gli episodi di spaccio che vengono attribuiti ad un trentasettenne, di recente coinvolto in un’indagine sulla ricostituzione del gruppo locale della stidda. E’ stato sentito dagli agenti di polizia che stanno effettuando gli approfondimenti. Sapendo di essere indagato, attraverso il suo legale, l’avvocato Maurizio Scicolone, ha chiesto di poter fornire la sua versione dei fatti, così da chiarire gli aspetti principali. Da quanto emerge, avrebbe riferito che quella venduta non era droga, ma solo placebo. Le “palline” che piazzava gli sarebbero servite per avere il denaro necessario per sostenere le cure alle quali si sottopone. Avrebbe negato di aver ceduto sostanze stupefacenti.

Una versione che è al vaglio degli investigatori, certi invece che il trentasettenne abbia tentato la strada dello spaccio di droga, probabilmente in autonomia, senza dipendere da altri gruppi o da grossisti attivi nelle piazze della città. Le indagini nei suoi confronti proseguono, anche dopo l’interrogatorio reso.

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