Nuova rottura sulla condotta di Cimia, campi ancora a secco: “Sistema locale al collasso”

 
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Gela. Gli agricoltori locali sono in ginocchio e l’epilogo, purtroppo, è piuttosto noto. Anche i mesi estivi sono trascorsi tra mille difficoltà, senza acqua e con dighe a scartamento ridotto. Nelle scorse ore, all’emergenza si è aggiunto un nuovo guasto sulla linea che porta acqua dalla diga Cimia alla vasca di irrigazione Badia. Si tratta di una condotta che era stata riparata solo pochi mesi fa, dopo le continue proteste di operatori del settore ormai al collasso. La nuova rottura è quasi la prova di un sistema che rischia di franare, nonostante il comparto agricolo continui ad assicurare occupazione. Tanti però iniziano a rinunciare agli investimenti. Senza garanzie idriche è quasi impossibile programmare.

“Purtroppo, dobbiamo constatare che i vertici del Consorzio di bonifica locale, ormai dislocati a Palermo, non hanno alcun interesse su questo territorio. Siamo lasciati al nostro destino – dice Liborio Scudera che spesso si è fatto portavoce di tante aziende del settore e di chi lavora tra i campi – non vengono pagati gli straordinari e la reperibilità ai dipendenti del Consorzio e di conseguenza non si fanno più attività costanti di manutenzione e si invasa solo per poche ore al giorno. Tutto questo determina condizioni che mettono sotto pressione le linee, che facilmente si rompono e tutto si ferma. I vertici del Consorzio preferiscono spendere almeno ventimila euro per ogni riparazione piuttosto che garantire gli straordinari e la reperibilità ai lavoratori, a cifre sicuramente più basse. A questo punto, possiamo anche dire che il Consorzio non esiste più. La vasca di Settefarine è a secco da ormai un mese”. Un’emergenza generalizzata e a risentirne sono colture e aziende, con la relativa occupazione in bilico. “Chi vuole andare avanti è costretto a lavorare con i sistemi elettrici per pompare acqua e le bollette sono sempre più elevate – conclude Scudera – i danni arrecati al comparto agricolo locale sono enormi”.

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