Nuove commissioni, segretario generale: “Rappresentanza proporzionale non rispettata”

 
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Gela. C’è qualcosa da rivedere nell’attuale composizione delle commissioni consiliari, appena ricostituite dopo la “riforma” varata con il regolamento approvato a fine maggio. E’ stato rilasciato il parere che una parte consistente della maggioranza aveva richiesto al segretario generale Loredana Patti. Nella disamina condotta, non si fa riferimento né al voto segreto adottato in aula, nel corso della votazione che ha fatto passare lo schema presentato dall’opposizione, né a possibili anomalie nelle operazioni. Invece, secondo il segretario generale, non è stato applicato il criterio della “rappresentanza proporzionale”. In sostanza, la nuova composizione delle otto commissioni, ma anche quella “delle commissioni permanenti come originariamente proposta dal presidente del consiglio comunale”, non trova riscontro nei principi prevalenti nella “giurisprudenza amministrativa”. Secondo il segretario generale, che ha trasmesso il parere alla presidenza dell’assise civica, bisognerebbe valutare “l’opportunità che il regolamento venga modificato al fine di dare chiara attuazione al richiamato parametro della proporzionalità, posto che l’attuale previsione regolamentare si limita a stabilire genericamente “al loro interno deve essere sempre rappresentata sia la maggioranza che la minoranza consiliare”. Né il regolamento approvato a fine maggio né lo statuto vengono ritenuti in linea con quanto previsto in materia di commissioni consiliari. Anche l’esito della votazione, con il nuovo schema, non ha superato il vaglio, nonostante sia “conforme alla previsione dell’articolo 3 del relativo
regolamento quanto al numero, dispari, dei componenti e alla rappresentanza di esponenti sia della maggioranza che della minoranza. Rappresentanza, tuttavia, non proporzionata alle forze politiche di maggioranza e minoranza presenti in consiglio comunale”, scrive Patti. Nell’analisi condotta dal segretario generale, viene spiegato che “il criterio di necessaria proporzionalità nella composizione delle commissioni consiliari permanenti implica la necessaria presenza all’interno delle stesse di almeno un rappresentante di ciascun gruppo consiliare”.

Inoltre, “in presenza di gruppi consiliari formati da un solo consigliere, questo consigliere ha il diritto di far parte di tutte le commissioni costituite”. Il segretario Patti precisa poi che “la composizione delle commissioni consiliari deve rispettare il peso numerico e di voto di ciascun gruppo consiliare presente in seno al consiglio comunale, anche con la possibilità di ricorso al voto plurimo o ponderato”. Solo l’assise civica potrà scegliere se intervenire, per dare attuazione al principio della rappresentanza proporzionale, così come indicato nel parere. Un passo che probabilmente andrebbe a mutare del tutto il nuovo assetto, appena varato. I consiglieri più vicini al sindaco Lucio Greco, dopo il voto in aula che ha fatto passare la “griglia” proposta dall’opposizione (favorita nei numeri dai franchi tiratori pro-Greco), hanno chiesto proprio un parere al segretario generale, presente in aula nel corso di quella seduta. L’alleanza del sindaco, anche su questo fronte, ha registrato diverse defezioni. “Resta inteso che, nelle more di un’eventuale modifica regolamentare, soltanto il consiglio comunale, nella sua autonomia ed in quanto titolare della competenza a dettare le norme cui conformarsi in tale materia – scrive il segretario generale – è abilitato a fornire un’interpretazione (eventualmente anche autentica attraverso l’adozione di deliberazione assunta con le stesse maggioranze previste per l’atto la cui disposizione viene interpretata) delle norme statutarie e regolamentari di cui lo stesso si è dotato”. Bisogna attendersi nuovi capovolgimenti di fronte? E’ quasi certo che i consiglieri, che hanno voluto il parere del segretario generale, adesso chiederanno conto e ragione.

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