“Patto per la Sicilia è priorità”, Licata: “Sfiducia? Il progetto politico proseguirà”

 
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L'assessore Giuseppe Licata

Gela. I soldi dei cantieri finanziati con il Patto per la Sicilia sono una delle priorità della giunta quater del sindaco Domenico Messinese. Una vicenda finita nella mani del neo assessore Giuseppe Licata. Negli scorsi giorni, l’ex dem entrato a sorpresa in giunta ha incontrato funzionari e dipendenti del settore lavori pubblici. “Ci sono dodici decreti di finanziamento – dice – l’obiettivo è arrivare a chiudere due o tre gare d’appalto entro dicembre. Incontreremo anche i funzionari dell’Urega di Caltanissetta”. Licata sta cercando di concretizzare il percorso, anche nel tentativo di mettere sul tavolo i primi risultati, in una fase mai tanto difficile. Il consiglio comunale ha accelerato sulla sfiducia ter proprio dopo il suo ingresso in giunta. Una scelta politica, quella di Licata, che avrà comunque un seguito. “Non so se l’accelerazione sulla terza mozione sia da collegare al mio ingresso in giunta – dice – ma è chiaro che ho accettato in una prospettiva di più ampio raggio. E’ un progetto politico che avrà un seguito, indipendentemente dalla sfiducia. Già qualcuno parla di liste civiche, sicuramente il nostro gruppo sta organizzando un progetto apartitico. Andiamo oltre lo schema classico e infatti ho deciso di non aderire ad altre formazioni politiche”.

Nei prossimi giorni, Licata cercherà di valutare lo stato degli edifici scolastici ma anche quello di alcuni quartieri che rientrano nei progetti del Patto per la Sicilia. “Non so se avrò la possibilità di lavorare fino alla conclusione naturale del mio mandato – conclude – è chiaro che bisogna dare risposte. Cercheremo di verificare anche l’iter della Pirandello che va utilizzata. Incontri con i consiglieri? Non credo che ne avrò. Il consiglio, tra le facoltà riconosciutegli, ha quella di sfiduciare il sindaco. Non ci sono abboccamenti né un eventuale dialogo politico. E’ il consiglio che deciderà. Certo, in questa fase così delicata, con le misure correttive che devono ancora essere approvate e le modifiche al piano economico finanziario sui rifiuti, l’arrivo di un commissario potrebbe condurre alla dichiarazione di dissesto. Non credo sia la soluzione migliore. Sarà il consiglio comunale a decidere”.

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