Pd, Arena: “Lavoriamo insieme ad Arancio, avversari non sono dentro il partito ma fuori”

 
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Massimo Arena

Gela. L’unico obiettivo del Pd, a partire da quello cittadino, deve essere la vittoria contro gli avversari politici e non invece la lotta interna al partito. Il presidente provinciale Massimo Arena cerca di lanciare segnali volti alla riconciliazione, che non sembra affatto dietro l’angolo. La nomina dell’ex parlamentare Ars Giuseppe Arancio, neo commissario dei dem locali, non ha convinto l’ala “critica”. “Con la nomina dell’onorevole Arancio a commissario cittadino del Pd gelese si apre una fase nuova dove ci auguriamo che la politica abbia il sopravvento sulle polemiche e si pensi alla ricostruzione dell’unità in vista delle prossime competizioni elettorali. Auguro un buon lavoro ad Arancio nella certezza che saprà tenere in considerazione le esigenze di tutti gli iscritti e i dirigenti, lavorando per il rilancio del partito e superando le divisioni e le incomprensioni degli ultimi tempi. Lavoreremo insieme a lui – dice Arena – per il bene del partito e per costruire una proposta valida e credibile per le prossime amministrative gelesi che veda il Partito Democratico protagonista. E’ arrivato il momento di confrontarci sulle proposte politiche lasciando da parte i personalismi per il bene del partito e della città. Da settembre la segreteria provinciale del Pd intensificherà la propria iniziativa politica in vista delle prossime competizioni elettorali di Gela, Caltanissetta e Mazzarino e quelle beghe interne, tutte estive, saranno archiviate definitamente da una impegnativa attività volta a mettere in campo le migliori risorse per sconfiggere i veri avversari che stanno fuori, e non dentro, al partito”. Secondo il presidente provinciale del partito, le polemiche alimentate dalle dimissioni dell’ex segretario Guido Siragusa e dalla nomina di Arancio, non hanno un vero fondamento e si riporta a quanto accaduto per la formazione delle liste alle regionali e alle politiche dello scorso anno. “Nelle ultime elezioni regionali, la scelta delle candidature, di cui due meramente comunicate e l’ultima finanche appresa dalla stampa, ha ingenerato un malcontento diffuso. L’assenza di ogni qualsivoglia discussione all’Interno della direzione provinciale ed il mancato coinvolgimento dei vari circoli della provincia aveva infatti alimentato un malessere profondo tra i dirigenti che, nonostante tutto, con grande spirito di responsabilità, hanno anteposto la campagna elettorale alle questioni interne. Chi ha espresso critiche, come me – aggiunge –  lo ha fatto nelle sedi di partito, dove ci siamo confrontati in maniera anche aspra a volte, ma mai sul personale. Nessuno, allora, ha sollevato problemi di metodo nella scelte, come fatto invece da qualcuno per la scelta di Arancio a commissario di Gela.  Non ricordo nemmeno che siano stati contestati i metodi di scelta dei candidati alle nazionali, se non sottovoce ed in camera caritatis. Sono certo che la stessa responsabilità che in tanti abbiamo dimostrato a ridosso delle elezioni regionali, guiderà chi oggi, magari perché non direttamente impegnato nelle competizioni elettorali, si pone in una posizione critica rispetto ad alcune scelte”.

Ancora una volta Arena richiama tutti a perseguire l’interesse del partito. “Le discussioni interne, soprattutto se fatte fuori dagli organismi di partito, possono solo allontanare gli elettori e distrarci da una attività che, dalle prossime settimane, sarà imperniata sul dialogo e sul confronto con i nostri dirigenti delle città chiamate al voto nonché con quelle forze politiche con le quali si valuterà l’opportunità di costruire alleanze per le amministrative – conclude – il tutto tenendo conto delle peculiarità e specificità e delle diverse situazioni politiche locali. L’unico obiettivo dovrà essere quello di battere l’avversario politico e di amministrare le città che andranno al voto, senza che ciò faccia venir meno la libertà di assumere posizioni politiche diverse e di manifestare, nei modi opportuni, il legittimo ed eventuale dissenso sulle scelte che saranno fatte”.

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