Pd, congresso cittadino “congelato” dall’emergenza: Di Cristina, “fronte con M5s”

 
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Il segretario dem Peppe Di Cristina

Gela. L’emergenza Covid, come hanno confermato nelle scorse ore direttamente dal partito nazionale, “congela” tutto. Anche il congresso cittadino del Pd risentirà delle direttive, piuttosto ferree, arrivate dai vertici romani. Intanto, la direzione provinciale ha approvato all’unanimità la relazione esposta (sempre in remoto causa allerta sanitaria) dal segretario Peppe Di Cristina. L’ex segretario cittadino democratico, da qualche mese alla guida del Pd della provincia, ha toccato più tasti, da quelli prettamente nazionali, sempre contornati dall’allerta Covid, a quelli che riguardano il territorio e le prossime mosse del partito locale. La linea di Di Cristina non si discosta dalle convinzioni che ha spesso esposto pubblicamente. Il Pd locale deve farsi carico di tracciare le linee politiche di un nuovo “fronte progressista”. L’appello lo inoltra alle forze di centrosinistra, ma anche alle “realtà civiche” e al Movimento cinque stelle.

“Occorrerà promuovere un momento di discussione programmatica aperto alle forze del centrosinistra, alle realtà civiche ed anche al Movimento cinque stelle. Sarà quella – ha spiegato – la sede per verificare le possibili convergenze in vista delle prossime elezioni amministrative”. Quando le condizioni lo consentiranno, è probabile che Di Cristina e i suoi torneranno alla carica per tentare di mettere le basi di un nuovo centrosinistra, anche in città. All’esperienza nella giunta Greco neanche un accenno, segno che il Pd guarda altrove, nonostante ci siano ancora degli scettici. Sulla leadership non c’è molto da discutere e probabilmente l’ex segretario cittadino sarà uno dei candidati di punta del Pd alle prossime regionali. “Il congresso cittadino puntiamo comunque a svolgerlo entro l’anno – conclude – un commissario se non arrivassimo subito a celebrarlo? Sono valutazioni che farò insieme al segretario regionale Anthony Barbagallo”. La segreteria provinciale, come è inevitabile e nonostante le recenti affermazioni nel Vallone, rivolge occhiate attente sempre a Gela, dove ormai il Pd è opposizione alla giunta Greco e pare intenzionato a gettare le basi di un fronte di centrosinistra, allargato ai grillini, che possa dire la propria sul futuro economico della città, sulla sanità e le infrastrutture.

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