“Perché parere royalties non chiesto prima?”, Di Stefano: “M5s ha sempre lavorato con lealtà”

 
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L'ex vicesindaco Terenziano Di Stefano

Gela. I civici di “Una Buona Idea” non hanno aderito alla ripresa istituzionale voluta dal sindaco Lucio Greco, a seguito dell’azzeramento della giunta delle scorse settimane. Non hanno per nulla condiviso lo stop amministrativo, in una fase tra le più delicate per l’ente municipale. Più in generale, come hanno spiegato chiaramente in aula consiliare, non sono per nulla convinti della direzione intrapresa dal primo cittadino e soprattutto dalla burocrazia dell’ente, davanti allo spettro del dissesto. L’anno appena trascorso si è chiuso con giorni di fortissima tensione e di grande incertezza. Il segretario generale dell’ente ha attivato la segnalazione che porterà a decidere sulle misure correttive ma senza un vero e proprio atto finanziario approvato. Anche sulle royalties estrattive, uno dei punti di forza per le finanze del municipio, non si riesce ad arrivare ad una conclusione condivisa. Il dirigente al bilancio Loredana Patti e il sindaco Lucio Greco hanno chiesto un parere all’assessorato regionale e alla Corte dei Conti, proprio rispetto alla destinazione vincolata delle royalties e per lo stesso Greco queste somme dovrebbero essere sbloccate per coprire la spesa corrente, trattandosi di “somme che sono della città”. “Io non capisco, ne sono ancora molto rammaricato, perché tutto questo non sia stato fatto sei o sette mesi fa – dice l’ex assessore e vicesindaco Terenziano Di Stefano – della destinazione delle royalties si è sempre discusso, in un ente che ha spesso fatto fatica a dotarsi degli strumenti finanziari entro i termini previsti. Perché questo parere è stato richiesto solo adesso, quando peraltro non c’erano più i tempi per portare in aula lo strumento finanziario? In questo modo, tutto rimane avvolto da un grande punto interrogativo. Se si fosse proceduto a tempo debito, avremmo già avuto riposte per agire di conseguenza. Ci sono cose che veramente non condivido”. Anche su questo versante si è interrotto il rapporto tra i civici di “Una Buona Idea” (fondatori dell’alleanza “arcobaleno” di quattro anni fa) e il sindaco Lucio Greco. Il gruppo, adesso, si colloca in un contesto politico sicuramente non affine a quello del primo cittadino e di chi lo sostiene. Tiene banco la mozione di sfiducia e per i civici potrebbe arrivare il momento delle scelte, ben prima di quanto programmato. Alcuni pezzi del civismo locale hanno già iniziato a dialogare con il Movimento cinquestelle, per costruire un’alleanza alternativa a quella che fa capo all’avvocato Greco. Tra gli esponenti pentastellati e Di Stefano il dialogo istituzionale non è mai mancato e anzi ha favorito lo sblocco di procedure di finanziamento strategiche per il municipio, comprese quelle legate al Pnrr.

“Il dialogo c’è sempre stato – dice ancora Di Stefano – ci siamo confrontati nella massima trasparenza e sempre nell’interesse della città. Il Movimento cinquestelle ha dimostrato grande responsabilità verso la città, pur non avendo alcun vincolo politico che lo legasse all’amministrazione comunale. Sono sempre stati a disposizione in maniera attiva. E’ grazie al Pnrr se in municipio c’è comunque un dirigente e sono state individuate nuove figure. Ho spesso lavorato con gli esponenti del Movimento cinquestelle e con i consiglieri delle due commissioni interessate ai programmi di finanziamento, composte da rappresentanti di maggioranza ma anche di opposizione. Non so cosa accadrà nel futuro più immediato. Faremo le nostre scelte. Allo stato, è prematuro sbilanciarsi. Il dialogo con il Movimento cinquestelle per me rimane acceso. La città ha bisogno di chi lavora per migliorarla, sempre con la massima lealtà”. Le affinità, nel corso dell’attività assessoriale svolta da Di Stefano, ci sono sempre state e non a caso di recente il consigliere comunale pentastellato Virginia Farruggia ha spiegato che quello fatto dall’ex vicesindaco “è stato un buon lavoro”.

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