“Percorso di incontro e non di forzature”, Morgana: “Non ci sono posizioni già definite”

 
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Simone Morgana

Gela. L’incontro di sabato, prima potenziale tappa di un patto per la città tra progressisti, civici e moderati (in quest’ultimo caso per ora solo nell’alveo dell’ipotesi), si farà. Salvo mutamenti in corso d’opera, le forze che stanno cercando di costruire un percorso programmatico comune vogliono fare un passo successivo e dare il via ad un tavolo largo. “È un percorso di condivisione e non di forzature – spiega il coordinatore territoriale M5s Simone Morgana – nessuno deve sentirsi escluso. Non ci sono primogeniture. Questo incontro iniziale non nasce per determinare delle posizioni ma per avviare una discussione, tutti insieme”. Morgana ribadisce la linea. “Le posizioni sono tutte in divenire e si costruiscono intorno al tavolo – aggiunge – non ci saranno imprimatur da parte di nessuno”. Il coordinatore grillino vuole smorzare una certa atmosfera da incompresione che sta montando negli ultimi giorni. I moderati avrebbero preferito attendere le risposte di altri movimenti, con i quali sono in atto dei tentativi di intesa. “L’idea di un tavolo più ampio possibile nasce proprio per condividere con chi vorrà sostenere questo percorso di confronto”, aggiunge Morgana.

“Nel corso del primo incontro non saranno prese decisioni definitive – continua l’esponente pentastellato – chi verrà dopo non partirà dietro agli altri”. Morgana insiste sul fatto che il tavolo parte da una prospettiva “conciliante”. I grillini, da mesi, stanno cercando di fare da collante politico tra ambiti non del tutto analoghi politicamente. La priorità continua ad essere un’alleanza di “prospettiva”, aperta e dialogante. La sponda dei moderati viene vista come necessaria in un processo politico che Morgana vede “fatto di incontri diversi e ravvicinati”. I pentastellati non vogliono spaccature preliminari e probabilmente, insieme alle altre forze, proveranno a rafforzare il ponte di congiunzione con i moderati e non solo.

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