Plesso “Feace”, Dad per alunni “Solito”: forti proteste genitori, “a rischio incolumità”

 
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L'avvocato Riccardo Lana

Gela. Vi abbiamo raccontato dei disagi causati dalle piogge in diversi istituti scolastici della città. Disagi che si sono amplificati giovedì a causa del forte temporale della mattina. All’Antonietta Aldisio i genitori degli alunni della Enrico Solìto, ospitati in un’ala del plesso, sono stati costretti a portare via anticipatamente i loro figli, perchè pioveva all’interno delle aule. I genitori hanno protestato veementemente con il dirigente e hanno richiesto l’intervento della Polizia Municipale e dei Vigili del Fuoco.
Già da diverse settimane i rappresentanti del comitato spontaneo avevano chiesto al Comune una verifica dello stato degli istituti scolastici cittadini, senza però ricevere risposte.
Inevitabile la protesta dei genitori che già giovedì hanno chiesto ai vigili del fuoco una relazione sulle condizioni effettive dell’istituto.
Il comitato spontaneo dei genitori della “Solito”, che da tempo chiede chiarezza sul futuro della struttura principale, ora ritiene che si sia superata la misura. Il comitato, attraverso l’avvocato Riccardo Lana che lo rappresenta, ritiene essenziale un monitoraggio totale sulla situazione dell’edilizia scolastica in città, ma anche indicazioni chiare sui tempi dei lavori alla “Solito”. “Il paradosso è che questi bambini arrivano dalla “Solito” – dice Lana – dove c’era già stato un crollo e ora si ritrovano in una struttura con infiltrazioni piovane. Non si può mettere a rischio l’incolumità dei bambini e quella delle maestre”. Uno dei rappresentanti dei genitori, Ascanio Carpino, conferma che ci sono problemi che vanno verificati, da subito.

Il comitato, all’indomani del cedimento interno alla “Solito”, aveva prospettato soluzioni alternative allo “spacchettamento” nei tre istituti, che attualmente ospitano gli alunni. Adesso i rappresentanti dei genitori hanno chiesto di incontrare l’amministrazione. Per i prossimi dieci giorni, intanto, gli alunni della “Solito”, dislocati in via Feace, rimarranno a casa, in regime di Dad, in attesa di valutare le condizioni strutturali. I genitori si interrogano sulle responsabilità amministrative. Qualcuno ha autorizzato il trasferimento nella struttura di via Feace, ma con quali contezze tecniche? Lo stato di precarietà strutturale era già noto?

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