Pretese di denaro e un fioraio aggredito, nel blitz l’ombra della stidda: chiuse le indagini

 
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Gela. I provvedimenti restrittivi vennero eseguiti lo scorso anno, su disposizione dei pm della Dda di Caltanissetta. I poliziotti della mobile nissena e quelli del commissariato ricostruirono una presunta intimidazione a danno del titolare di alcune rivendite di fiori. Prima, avrebbe ricevuto richieste di denaro, necessario per consentirgli di proseguire l’attività; successivamente, sarebbe stato aggredito insieme ad alcuni familiari. Le indagini sono state chiuse. I pm della Dda nissena potrebbero così decidere di richiedere il rinvio a giudizio. Le misure cautelari vennero eseguite nei confronti di Orazio Manfrè, Salvatore Cavallo, Paolo Franco Portelli, Saverio Susino e Rocco Ciaramella. Il contesto dell’azione intimidatoria, così come avanzato dagli inquirenti, è quello del settore locale della vendita di fiori. Tra le contestazioni, la tentata estorsione, la rapina, le lesioni e la detenzione di armi, tutte con l’aggravante mafiosa.

I pm sono certi infatti che per intimidire l’esercente, costringendolo a pagare, sarebbero intervenuti esponenti stiddari. Contestazioni che le difese hanno messo in discussione, sia in fase di riesame sia nei ricorsi in Cassazione. I coinvolti, negli interrogatori, si difesero, respingendo i pesanti addebiti. Gli indagati sono rappresentati dagli avvocati Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Davide Limoncello e Carmelo Tuccio.

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