“Programma centrodestra non esiste…si pensa solo ai nomi”, Sammito: “Decideranno da fuori città”

 
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Sammito spiega di aver rispettato tutti i termini previsti per le commissioni

Gela. “Programmi e contenuti del centrodestra ad oggi non esistono né c’è una figura autorevole che riesca a mettere tutti d’accordo”. L’ex consigliere comunale Salvatore Sammito, vicino all’area forzista ma arrivato in municipio con il gruppo di Un’Altra Gela dell’avvocato Lucio Greco, non è affatto convinto dall’andazzo della trattativa avviata nella coalizione locale, in vista delle urne. “All’indomani della mozione di sfiducia votata in aula – continua – pensavo che le forze di centrodestra avessero la volontà di mettersi insieme e di programmare il futuro della città. Tutto questo non sta avvenendo. Ho l’impressione che si stia perdendo tempo nell’attesa che qualcuno da fuori città prenda la situazione in mano decidendo chi sarà il candidato sindaco. Non si capisce se a decidere sia la base cittadina oppure i referenti provinciali e regionali. Prima vengono il programma e i contenuti da proporre alla città, invece si parla solo di nomi”. Per Sammito la conseguenza diretta di un percorso così accidentato è piuttosto scontata.

“Il rischio è che alla fine ci saranno più candidati di centrodestra – spiega – avvantaggiando gli altri schieramenti. Se così dovessero andare le cose, allora credo sia meglio pensare a liste civiche che si compattano su un programma e su un candidato unico. Non ho mai nascosto che il mio candidato a sindaco, se ce ne fossero le condizioni, è l’avvocato Lucio Greco. Con il suo movimento sono entrato in consiglio comunale e mi piacerebbe rifarlo proprio con quel gruppo politico. Per avere un’alleanza compatta è però necessario un bagno di umiltà da parte di tutti. Si faccia un passo indietro e si pensi anzitutto ad un programma condiviso”. Il confronto nel centrodestra cittadino continua ad essere fermo. Tanti gruppi si muovono, ma dopo il primo tavolo pre-natalizio tutto è stato congelato. La coalizione, senza una strategia comune, potrebbe implodere per l’ennesima volta.

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