“Qualità abitare”, Ministero: “Per i 30 milioni convenzione da stipulare entro l’1 marzo”

 
0
Di Stefano e Faraci nel corso della presentazione dei progetti di "Qualità abitare"

Gela. Un anno di tempo per chiudere tutte le procedure, pena la perdita di un finanziamento da trenta milioni di euro. Sul programma “Qualità dell’abitare”, l’amministrazione comunale si gioca molto. Il Ministero delle infrastrutture, lo scorso anno, ha autorizzato due progetti, presentati da Palazzo di Città, che andrebbero a riqualificare vaste aree urbane, creando una consistente mole di lavoro. Con il decreto direttoriale ormai registrato, in municipio sono state trasmesse le convenzioni, che vanno stipulate. Anche in questo caso, però, bisognerà stringere. C’è tempo fino all’1 marzo. Sottoscrivere le convenzioni è un passaggio probabilmente cruciale, anche perché garantisce l’attivazione delle prime anticipazioni di spesa, che per il Comune dovrebbero ammontare a circa un milione di euro. Sono somme che l’amministrazione potrebbe utilizzare per la progettazione, ma anche per coprire altri costi, sempre legati alle procedure del maxi programma di finanziamento. Il sindaco Lucio Greco, di ritorno dalla recente trasferta romana, ha proprio parlato di “Qualità dell’abitare”, sottolineando la necessità di individuare un gruppo di lavoro, da destinare solo a questo complesso iter. Il tavolo tecnico era stato attivato, subito dopo la conferma del finanziamento. Il vicesindaco Terenziano Di Stefano ha messo insieme le commissioni consiliari sviluppo economico e urbanistica, il rup, i tecnici e il senatore Pietro Lorefice, come interfaccia istituzionale per i contatti diretti a livello ministeriale.

Il provvedimento è stato pubblicato sul sito del ministero e tra le altre cose si precisa appunto che le convenzioni vanno stipulate entro il prossimo 1 marzo. Nella comunicazione, si fa cenno anche “all’assunzione di personale”, che potrebbe garantire un lavoro finalizzato esclusivamente al programma di finanziamento e ai progetti. Prima di tutto, però, bisognerà far ripartire l’attività, evitando ritardi che potrebbero rivelarsi fatali.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here