“Qualità abitare”, passo falso Ministero: piattaforma bloccata e in municipio si attende

 
1
La presentazione dei progetti di "Qualità dell'abitare"

Gela. I tempi, a Palazzo di Città, sono stati rispettati e si sta definendo anche un’organizzazione più stabile, per seguire l’intero sistema di “Qualità dell’abitare”, il programma di finanziamento che ha consentito di ottenere fondi per un totale di trenta milioni di euro. I passaggi ufficiali del ministero delle infrastrutture risalgono ormai alla fine dello scorso anno, ma di fatto l’attività non è mai veramente entrata nel vivo. La convenzione è stata trasmessa in municipio ad inizio maggio, ma mancano i fondi per l’acconto del ministero. Da Roma, non arrivano notizie rassicuranti. L’acconto, previsto nella stessa convenzione, garantisce la copertura delle spese di progettazione e per le attività istruttorie, tutte in capo al Comune. La piattaforma ministeriale è fuori uso e tutto è fermo. “Qualità dell’abitare” prevede interventi di riqualificazione su una vasta area del perimetro urbano, dalla periferia e fino al centro, passando anche dal lungomare Federico II di Svevia e dall’Orto Pasqualello. Senza lo sblocco delle somme dal ministero, in municipio le attività non possono partire. “La piattaforma Regis del Ministero dell’economia e delle finanze è ferma – dice il vicesindaco Terenziano Di Stefano che ha seguito l’iter di “Qualità dell’abitare” – la comunicazione è arrivata dal funzionario ministeriale che si occupa di questo programma. Aspettavamo l’acconto previsto ma per ora pare che non sia possibile, almeno fin a quando la piattaforma non sarà attiva”. Un passaggio a vuoto che sicuramente non costituisce un buon lasciapassare per lo sviluppo di uno dei programmi di finanziamento più importanti e che l’amministrazione comunale ha iniziato a monitorare fin dagli albori, riuscendo ad intercettare trenta milioni di euro per due progetti di rigenerazione di aree urbane. “Sono questioni talmente delicate – aggiunge Di Stefano – che se ne dovrebbe occupare la politica nazionale. Per i Comuni, soprattutto in questa fase di evidente contrazione economica, sono somme indispensabili. I fondi ci sono ma manca una vera struttura per la programmazione. Fino a quando non ci sarà lo sblocco, le attività in Comune non partiranno. Non possiamo permetterci di lasciare debiti”. Le interlocuzioni con i funzionari ministeriali proseguono. In base al cronoprogramma fornito da Roma, bisognerà arrivare alle procedure di affidamento dei lavori, per gli interventi di riqualificazione, nell’arco di un anno. Il termine inizia a decorrere dalla trasmissione delle prime somme, destinate a Palazzo di Città.

“Non possiamo che attendere – aggiunge Di Stefano – anche se situazioni simili non dovrebbero mai verificarsi. E’ una piattaforma nuova e va anche illustrata con accuratezza. Spesso, preferiscono affidarsi alle novità ma senza avere le necessarie strutture”. Lo stesso Di Stefano, già negli scorsi giorni, seppur ci siano tante tensioni politiche in maggioranza, aveva avanzato la richiesta di un incontro, per fare il punto della situazione proprio su “Qualità dell’abitare”, attraverso un tavolo in Comune. Anche le commissioni sviluppo economico e urbanistica hanno fatto parte del primo gruppo di lavoro. I trenta milioni di euro sono imprescindibili per realizzare le opere, già autorizzate e finanziate.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here