Rapporti tra imprese, fatture per prestazioni inesistenti: in appello condanne

 
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Gela. Gli investigatori ricostruirono un diffuso giro di fatture rilasciate per prestazioni che però vennero ritenute del tutto inesistenti. Una frode all’erario che fu delineata negli scorsi anni. In primo grado, a marzo, vennero pronunciate cinque condanne. In appello, le decisioni non sono mutate, anche se con pene riviste al ribasso. Il punto di congiunzione dell’intera investigazione era l’attività dell’imprenditore Marco Gentile. Fu delineata come una vera e propria cartiera, con cifre consistenti e una mole di operazioni elevata. La difesa, in appello, ha avanzato richiesta di concordato che è stata definita con una pena di un anno e nove mesi. In primo grado, l’imputato, difeso dal legale Giacomo Ventura, era stato condannato a due anni e quattro mesi di reclusione per operazioni collocate nel periodo tra 2013 e 2014. Era stato indicato il non doversi procedere, per intervenuta prescrizione, rispetto ai fatti che riguardavano invece il 2011 e il 2012. La strada del concordato è stata scelta inoltre dalla difesa dell’imprenditore Salvatore Greco, rappresentato dai legali Flavio Sinatra e Carmelo Peluso. E’ stata riconosciuta la continuazione con una precedente decisione per bancarotta. Il giudice del tribunale di Gela, in primo grado, aveva emesso la condanna ad un anno e otto mesi. Un anno e sei mesi è stata la decisione per Luigi Vullo, rappresentato dagli avvocati Joseph Donegani ed Emanuele Maganuco. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, come concluso dai legali, hanno appurato l’intervenuta prescrizione per contestazioni collegate ad uno dei periodi di imposta sui quali si concentrò l’attenzione degli inquirenti.

I legali hanno insistito per la riduzione dell’entità delle somme sequestrate. Nel dispositivo, per la sua posizione, è stato escluso il periodo di imposta 2013 proprio rispetto alla misura. Riduzione della pena, della stessa entità, infine per l’ulteriore posizione che era davanti ai giudici di appello. In primo grado la decisione era stata di un anno e sette mesi. L’inchiesta della guardia di finanzia si concentrò sui rapporti tra la ditta di Gentile e diverse società, impegnate nel settore del commercio, dell’edilizia e dei servizi. Le difese, nel giudizio, hanno invece ribadito l’esistenza di rapporti commerciali, documentati.

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