Riparte il cantiere di via Romagnoli, revocata sospensione: Cirignotta, “lavori regolari”

 
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Il cantiere di via Romagnoli

Gela. E’ stato riattivato il cantiere del complesso edilizio di via Romagnoli. I lavori erano stati sospesi per inosservanze delle norme in materia di sicurezza. L’Ispettorato del lavoro di Caltanissetta ha revocato la sospensione delle attività. Le licenze a costruire sono della società “Caterina Immobiliare srl” dell’imprenditore Filippo Cirignotta. Assistito dai legali Emanuele Maganuco e Joseph Donegani, chiarisce quanto è accaduto rispetto ad un cantiere che ha fatto dicutere in queste settimane. “Si è scritto sulle testate giornalistiche online di fatti di rilevanza penale, espressione questa che, ad un lettore poco attento, può far apparire i fatti più gravi di come in realtà non siano, così come dimostra la pressoché immediata riapertura del cantiere. Gli ispettori del lavoro, intervenuti unitamente al personale dei vigili urbani e del Comune, avevano riscontrato delle irregolarità amministrative in capo alla ditta esecutrice dei lavori, che è una società diversa dalla “Caterina Immobiliare srl”, titolare della licenza a costruire – spiega Cirignotta – le irregolarità hanno determinato, per legge, la sospensione dei lavori. Veniva quindi dato termine alla ditta esecutrice di provvedere alla regolarizzazione. La ditta ha provveduto in tal senso, dandone prova all’Ispettorato del lavoro. A quel punto, è stata immediatamente disposta la revoca della sospensione dei lavori e la riapertura del cantiere”. L’imprenditore e i legali escludono anomalie all’interno del cantiere. “Ciò che preme è rasserenare tutti coloro che, da dietro una tastiera, hanno voluto strumentalmente commentare la notizia della temporanea sospensione dei lavori, amplificandone l’importanza e la rilevanza, dandone una chiave di lettura distorta e non rispondente alla realtà.  All’interno del cantiere di via Romagnoli tutto si svolge nel pieno rispetto della legge, in assoluta e totale conformità al progetto autorizzato dall’ente comunale, in ossequio alle prescrizioni e alle previsioni dello strumento urbanistico.  Quanto poi al fantomatico palo dell’illuminazione pubblica, su cui tanto si è scritto in  maniera strumentale, si segnala che, trattandosi di bene pubblico posto su suolo pubblico, qualunque spostamento deve essere necessariamente autorizzato dall’ente proprietario. La ditta esecutrice dei lavori ha chiesto al Comune – dice ancora l’imprenditore – già prima della sospensione dei lavori, che nulla ha a che vedere con il posizionamento del palo, l’autorizzazione allo spostamento in altro punto del marciapiede. E’ stato effettuato un sopralluogo con Ghelas Multiservizi, all’esito del quale è stata individuata una allocazione alternativa. Non appena arriverà la relativa autorizzazione, si provvederà allo spostamento”.

L’imprenditore intende tutelarsi da eventuali valutazioni infondate. “Si coglie l‘occasione per invitare ad una maggiore cautela, evitando commenti diffamatori e denigratori della reputazione personale e professionale di chi, come me e come gli altri interessati alle lavorazioni, non fanno altro che lavorare incessantemente, contribuendo, per inciso, anche a creare occupazione. Si segnala infine che, per tutti quei commenti palesemente offensivi e denigratori, è già stato dato mandato ai nostri legali, gli avvocati Emanuele Maganuco e Joseph Donegani, di agire nelle opportune sedi giudiziarie”.

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